Lanciano ricorda Federico Spoltore, l'artista che ha ritratto i grandi del Novecento. Visite nella casa museo
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Si  mimetizza nel mucchio dei palazzi che hanno addosso secoli di storia, talvolta respirandola a fatica. E' la casa di Federico Spoltore, l’uomo che con i suoi ritratti ha raccontato i volti che hanno fatto il Novecento, anche quello più violento e sanguinario.

L'artista, nato a Lanciano (Ch) il 18 luglio 1902, fin dalla giovinezza, ha attirato l'attenzione di artisti quali Basilio Cascella e Francesco Paolo Michetti. Dopo il ginnasio, frequentato nella propra città, grazie a un sussidio della Provincia, si è trasferito a Roma per studiare presso il Regio Istituto di Belle Arti, dove si è diplomato nel 1924. Ha poi frequentato anche il corso di nudo all'Accademia di Francia. Ancora studente, è stato professore assistente di pittura presso l'Accademia di Belle Arti di Roma. E' stato ritrattista noto in tutto il mondo, ricevendo tante commissioni pubbliche: in occasione della visita di Adolf Hitler in Italia, gli fu fatto realizzare un doppio ritratto del fuhrer e di Benito Mussolini. Ha dipinto anche numerosi membri delle famiglie reali italiana e bulgara, di Stalin, Truman, Einstein e papa Pio XI. Il suo ritratto di papa Pio XII, realizzato nel 1947, è stato utilizzato come ritratto ufficiale nell'Anno santo del 1950.

La sua abitazione, situata nel centro storico di Lanciano, nel quartiere di Civitanova, è ora un museo. A farla visitare, in questi giorni, in un breve viaggio nella vita dell'artista,  è la pronipote Anna Spoltore, restauratrice, che ha aperto il complesso del '700. La famiglia dell'artista, infatti, insieme con i Comuni di Lanciano e di Guardiagrele (Ch) e con l’associazione "Museo Federico Spoltore", ha  organizzato un incontro pubblico e visite guidate  per ricordare il pittore a 30 anni dalla scomparsa. E per rammentare il legame di Spoltore con la propria terra.

Le stanze di Spoltore, incastonate nella città vecchia,  si aprono con "una stretta e ripida gradinata",  che, a mano a mano, all'interno, lascia scoprire alcuni dei suoi capolavori su tela. E’ un'immersione "nel verismo, primo approccio giovanile" dell'artista, per poi infilarsi in barlumi della sua esistenza, negli affetti e nel suo attaccamento ai luoghi dell'infanzia. Pennellate d'intensità e di realismo. Salendo c'è la camera dove è morto, il 15 aprile 1988, piena di foto dei suoi cari, e, andando ancora più su, ecco la biblioteca e l'archivio e il silenzio, quasi incantato, dello studio, che fissa stupito la chiesa di Santa Maria Maggiore e da cui, all'improvviso, esplodono luce e colori. Qui, in un'atmosfera che appare quasi magica, si pensa persino di poterlo intravedere Spoltore, tra i dipinti che richiamano "il mistero delle stagioni, del tempo e della morte".

Oggi, alle 10, nella Casa di conversazione, a Lanciano, convegno di studi. Dopo i saluti istituzionali del sindaco Mario Pupillo e dell’assessore alla Cultura, Marusca Miscia, sono previsti gli interventi di Giuseppe Rosato, critico d’arte, Maria Cristina Ricciardi e Irene Di Ruscio dell’Università D’Annunzio, Anna Spoltore, restauratrice, e Gabriele Vitacolonna, pittore. Modera il giornalista Lucio Valentini.

Nel pomeriggio invece e per l’intera giornata di domani, 3 marzo, apertura straordinaria della casa museo, con ingressi a gruppi. Gli orari delle visite: 2 marzo, ore 15-16-17; domenica 3 marzo ore 9.30-10-11-12-15-16-17-17.30. E’ possibile prenotare la visita gratuita al numero 366894697.  Sarà possibile visitare, per l'occasione, anche la chiesa di Santa Maria Maggiore, sia oggi che domani dalle 16 alle 19, mentre domani animazione per i bambini dalle 16 alle 18 nella casa museo. 

Serena Giannico

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