Le luci della ribalta tornano a riaccendersi nella storica Sala Mazzini, uno dei luoghi di Lanciano deputati alla cultura e sottoposta a una lunga chiusura e due anni di lavori.
Si sono conclusi infatti il restyling e gli interventi di efficientamento energetico e adeguamento dell’antincendio. Inserito anche il condizionamento. Ex cinema, noto come "Pidocchietto", per le sue dimensioni, la struttura si trova sotto il municipio e a pochi metri dal foyer del teatro Fenaroli. Un inqualificabile abbandono e l’insorgere di muffa, infiltrazioni d’acqua e distacco degli intonaci. Adesso è rimesso a nuovo, mantenendo le classiche 142 poltroncine in velluto rosa, tra galleria e platea, e la moquette verde. Sul proscenio anche nuovi tendaggi per il sipario e poi atrio, guardaroba, servizi igienici. L’investimento totale è stato di 435 mila euro tra fondi Pnrr e comunali. Lavori realizzati dalla ditta Fantini Nicola di Lanciano.
“La Sala Mazzini è stata la nostra storia, ma è stata abbandonata e utilizzata come magazzino, una cosa tremenda – ha esordito il sindaco Filippo Paolini, annunciando stamani la riapertura -. Se le strutture culturali cittadine si stanno rimettendo a posto è grazie a noi. Per fine 2025 potrebbe riaprire anche il teatro Fenaroli, ugualmente sottoposto a efficientamento energetico”. Inaugurazione fissata a giovedì 3 luglio, ore 19, con uno speciale concerto jazz del compositore lancianese Walter Gaeta dedicato al grande direttore d’orchestra Henry Mancini, originario di Scanno, premio Oscar.
“Breakfast with Henry Mancini” è il programma realizzato con la figlia Monica Mancini. “Dopo dieci anni di buio, il Mazzini torna a essere un luogo vivo e pulsante, pronto ad accogliere la voce della cultura, dell’arte e della comunità”, ha detto l’assessore ai Lavori pubblici, Paolo Bomb. Alla conferenza stampa presenti gli assessori Danilo Ranieri, Graziella Di Campli, Tonia Paolucci, Cinzia Amoroso e Maria Ida Troilo, oltre ai protagonisti tecnici: gli ingegneri Fausto Boccabella, Enzo Di Ienno, Nicola Sciarra, Gaetano Montesi. La relazione storica è stata curata da Giacomo De Crecchio.
La Mazzini, costruita nel 1901, e intitolata a Giuseppe Mazzini, inizialmente venne destinata a sala cinematografica e successivamente a sala polivalente per piccoli concerti, teatro e incontri socio - culturali. Anche ora sarà ad uso poliedrico, non escluse le rassegne di cinema d’ Essai. “In ogni caso le luci adesso si riaccendono nel nostro cinema - teatro Mazzini – conclude il sindaco Paolini. Tornerà un pubblico pieno di aspettative per condividere la cultura. Il Mazzini viene restituito nel rispetto della sua architettura”. La Soprintendenza ha infatti seguito tutti i nuovi interventi effettuati. 01 lug. 2025
WALTER BERGHELLA
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Foto GAETANO D'ALESSANDRO