A fare da apripista è stato Checco Zalone,  con la celeberrima pellicola "Quo vado", che racconta la fissa del posto fisso degli italiani e nella quale, ad un certo punto,  dice: "Fa più freddo a Roccaraso che al Polo nord"... Battuta che per la località sciistica di Roccaraso (Aq) è stata una fortuna, dato che ha incuriosito e richiamato, ancora di più, appassionati della neve. 

Ora c'è invece c'è Giancarlo Siani, con "Il giorno più bello del mondo", film di cui è produttore, regista e protagonista e che nel 2019 ha fatto segnare il record assoluto nazionale d'incassi nella prima settimana di uscita, a celebrare l'Abruzzo montano. 

La trama racconta di Arturo Meraviglia, che ha ereditato dal padre un teatrino di avanspettacolo che ha mandato in rovina e ora fa l'impresario squattrinato di artisti senza prospettive. Non è nemmeno l'indigenza l'aspetto peggiore della sua situazione: è la consapevolezza di aver deluso un padre che si considerava "un artigiano della gioia pura"...  La svolta sembra arrivare quando uno zio emigrato all'estero lascia ad Arturo un'eredità: ma non si tratta di ville e possedimenti, bensì della tutela legale di due bambini, Rebecca e Gioele. Arturo si dispera finché non scopre lo straordinario talento del piccolo Gioele per la telecinesi, ovvero la capacità di spostare oggetti e persone con la forza della mente. Ma un team di scienziati che "osservano" i bambini prodigio cercherà di rapire Gioele e Arturo dovrà cercare di proteggerlo... 

Un film che, all'inizio e nelle scene finali, abbraccia tutti come se fosse una scia luminosa, luccicante e imprevedibile. Una commedia che punta sui buoni sentimenti, su una Napoli calda e accogliente e su un nipotino prodigioso che promette di trascinare gli spettatori in un mondo fatato, dove tutto è il contrario di tutto... E in tutto questo ecco uno scorcio d'Abruzzo...

Perché ad un certo punto il protagonista racconta ai due bimbi la fiaba di Biancaneve... "Si chiamava Bianca perché era sempre bianca - dice - e neve perché stava sempre sulla neve. Perché lei è di Roccaraso... E il principe di Rivisondoli...". "Ma loro due non vivevano in castello?", gli viene chiesto da Rebecca e lui, annuendo, ripsonde... "Castel di Sangro... zona nevosa, montagnosa, del Sud...". 

Serena Giannico

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