Casoli. Nel 'Giorno della memoria' video sul campo di concentramento di Palazzo Tilli

Nel "Giorno della Memoria", domani, 27 gennaio, a Casoli torna "Il Cammino della memoria".

Nel 1940 il regime fascista scelse le cantine di Palazzo Tilli come sede di uno dei 15 campi di concentramento allestiti in Abruzzo.

Tra il 1940 e il 1943, transitarono qui 218 internati, tra civili, "ebrei stranieri" (108) e politici “ex jugoslavi” (110). I loro nomi sono tutti su una targa collocata nella Piazza della Memoria, nel centro storico del paese, insieme ad un’imponente iconografia che mostra i loro volti e alcuni documenti.

"Rinnoviamo per il terzo anno il nostro impegno a preservare la memoria degli internati e a consegnare il loro ricordo alle giovani generazioni - spiega Antonella Allegrino, proprietaria di Palazzo Tilli -. Lo faremo in forma virtuale a causa delle restrizioni dovute alla pandemia”. Sulla pagina Facebook (https://www.facebook.com/palazzotilli), sono previsiti tre appuntamenti, alle 9, alle 11 e alle 13. "Con alcuni – continua Allegrino - verranno proposti video in cui sarà ricostruita la dolorosa storia di quel tempo: dall’aprile 1940, mese in cui Casoli entrò nel sistema dei campi di concentramento, a gennaio del 1944, quando terminò la drammatica esperienza dell’internamento con gli ultimi dieci prigionieri deportati ad Auschwitz-Birkenau e nella risiera di San Sabba".

L’operazione dedicata alla memoria, rigorosa e toccante, è stata avviata dall’amministrazione grazie alla spinta del lavoro del giovane studioso Giuseppe Lorentini, che ha portato a Casoli il risultato di un progetto di ricerca e documentazione del campo di concentramento civile fascista del paese, nato all'interno del corso di laurea Magistrale binazionale in Scienze storiche tra l'Università di Bielefeld (Germania) e l'Università di Bologna. E' diventato un archivio digitale di eccellenza, strumento di consultazione dei più di 4.500 documenti conservati nell’archivio storico di Casoli e veicolo di trasmissione della memoria.

 "E' necessario - afferma il sindaco Massimo Tiberini - che si faccia memoria degli internati civili stranieri, alcuni dei quali, in quanto ebrei, furono deportati ad Auschwitz, ed è impegno morale che si custodisca il loro ricordo come monito per le giovani generazioni e per tutti".

Ultimo passo l’inaugurazione, l’8 aprile, di un monumento architettonico. Ci sarà anche la posa di sette pietre di inciampo (Stolpersteine) dell’artista tedesco Gunter Demnig, un’iniziativa congiunta degli istituti scolastici superiori "Algeri Marino" di Casoli e liceo classico “Vittorio Emanuele II” di Lanciano, diretta da Luciano Biondi.

La messa in opera delle pietre d'inciampo nel tessuto urbanistico permetterà a Casoli di entrare così a far parte del più grande monumento diffuso, mosaico di memorie europee. 26 gen. 2021

Iaia Fioretti

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