Atessa, il 28 novembre incontro con Paolo Crepet. 'Il coraggio di educare oggi'
Un incontro con Paolo Crepet (nella foto), noto psichiatra, sociologo, educatore e scrittore. Si terrà il prossimo 28 novembre, dalle 18.30, al teatro comunale di Atessa (Ch). “Il coraggio di educare oggi”: questo il tema che verrà affrontato nel corso del convegno, che nasce dalla collaborazione tra il Cis (Consorzio Italia Servizi), l'associazione Formamentis e l'associazione “Noi e gli angeli”. 
“Con questa iniziativa, - spiega Debora De Nobili, dirigente Cis - si intende proseguire l’impegno in attività filantropiche, con focus sul mondo dei bambini e dei ragazzi, iniziato alcuni mesi fa  e già concretizzato con la donazione di un defibrillatore pediatrico e di numerose borse di studio”.
Il filo conduttore che lega queste attività ed il convegno è il mondo dei bambini e dei ragazzi, nel tema  specifico e fortemente attuale  sulle difficoltà che oggi, come genitori, insegnanti ed educatori si trovano ogni giorno ad affrontare nell’arduo compito dell’educare.

“Personalmente – riprende De Nobili - sono particolarmente entusiasta di sostenere questa iniziativa, per la grande stima che nutro per l’illustre professor Crepet che ho avuto la fortuna di conoscere e che oggi più di ogni altro  continua a battersi con passione e con coraggio ammirevoli affinché  la famiglia e la scuola si uniscano e riprendano a collaborare  per costruire insieme e rendere solide le fondamenta dei nostri ragazzi, che saranno gli  adulti di domani”.
“La condivisione di temi come quello dell’educazione – aggiunge Sara Cappellone, educatrice, dell'associazione Formamentis - è il punto di partenza per migliorare la qualità della vita del territorio che abitiamo e dove abbiamo deciso di crescere i nostri figli.  Per questo abbiamo dato vita ad una tavola rotonda che vedrà il coinvolgimento di più attori impegnati nello scenario sociale ed educativo (scuole, enti locali, enti d’ambito distrettuali sociali, parrocchie, associazioni) e che potranno insieme studiare e progettare interventi mirati ad una rivoluzione educativa indispensabile per i nostri tempi. Un lavoro faticoso – conclude - che richiede grande responsabilità ma che ci entusiasma”.
25 novembre 2018

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