Successo in tutta Italia per lo spettacolo "Variazioni Ernaux. Je me souviens trois hommes" viaggio nella scrittura di Annie Ernaux, premio Nobel per la letteratura nel 2022. L'allestimento nasce da un ciclo di letture a Roma e si sviluppa al Florian Metateatro di Pescara, basandosi su tre romanzi dell'autrice francese: La donna gelata, Passione semplice e Il ragazzo.
L'allestimento dopo il debutto al Festival Quartieri dell’Arte di Viterbo e al Teatro della Tosse di Genova, è approdato con il tutto esaurito al Florian ed è stato proposto nei giorni scorsi a Bologna ai Teatri di Vita. Accolto da un crescente favore del pubblico e della critica sarà nei prossimi mesi in altre città italiane.
Sul palco, tre attrici – Arianna Ninchi, Francesca Fava e Anna Paola Vellaccio che ne cura magistralmente la regia: incarnano le diverse età di una donna, in un intreccio di ricordi e desideri inquieti. Annie Ernaux oggi ha 84 anni ed ha trasformato la sua biografia in un racconto universale.
Gli spettatori vengono immersi in una confessione segreta: l'amore congelato nel matrimonio, la dipendenza affettiva da una passione folle e la relazione con uno studente.
La donna più giovane non vede le altre, la mediana ignora la più grande, mentre quest'ultima osserva e interagisce con entrambe. Una macchina teatrale che sovrappone le identità femminili. La scrittura della Ernaux viene restituita nella sua essenza: diretta e priva di reticenze, capace di far emergere, anche temi sociali come l’emancipazione, la sessualità e le disuguaglianze di classe, facendo emozionare anche le nuove generazioni.
“Variazioni Ernaux. Je me souviens trois hommes” è nato dall’immersione delle tre protagoniste nella scrittura di Annie Ernaux, premio Nobel 2022 “per il coraggio e l’acutezza clinica con cui ha svelato le radici, gli straniamenti e i vincoli collettivi della memoria personale”. Il primo esito di questo studio appassionato, è stato un ciclo di letture sceniche a tre voci al Teatro Vascello di Roma per la rassegna Curiosità letterarie, nell’aprile 2023, in cui è stato restituito l’io intimo dell’autrice attraverso passaggi significativi da dieci suoi romanzi. Nel 2024, al Florian Metateatro di Pescara, il progetto si sviluppa in scrittura scenica focalizzandosi su tre libri: La donna gelata (2021), Passione semplice (2013), Il Ragazzo (2022). Ne è emersa una biografia sentimentale, segreta e tormentata, una sorta di confessione che racconta l’innamoramento congelato nel matrimonio, la dipendenza amorosa di una nuova struggente passione, e la relazione anticonvenzionale con un giovane nella maturità della scrittrice. Sulla scena appaiono le tre età di una donna: una donna che ricorda i suoi uomini. Le storie si intrecciano in un unico ambiente: le stanze della memoria. Qui abitano le interpreti, senza mai uscire di scena e costruendo rapporti strettamente legati al dispositivo temporale: la più giovane (Arianna Ninchi), cioè la protagonista nel passato, non vede le altre due, che sono il suo futuro; la mediana (Francesca Fava) non vede la più grande (Anna Paola Vellaccio), che invece si relaziona ad entrambe. Lo spettacolo ha debuttato al Teatro San Leonardo di Viterbo per il Festival Quartieri dell’Arte il 29 settembre 2024 e a Genova al Teatro della Tosse il 12 e 13 ottobre. note di regia Tutta l’opera di Annie Ernaux è autobiografica, infatti quasi tutti i suoi libri sono scritti in prima persona. Ma quanto più scende nei particolari che appartengono alla sua vita e alle sue esperienze, tanto più queste storie diventano universali, e ci si può ritrovare. Questa è la sua grandezza. La sua scrittura che appare semplice e piana è in realtà molto meditata, e accurata. Nel racconto non tralascia particolari scomodi, anzi da questi partono le sue riflessioni, rielaborazioni lucide dei sentimenti e degli accadimenti. Gli anni, che non è scritto in prima persona, e lo si potrebbe definire un romanzo generazionale, in Francia è nelle antologie scolastiche. Lei stessa è una professoressa e ha continuato l’insegnamento anche dopo che i suoi libri hanno cominciato ad avere successo. In Francia pubblica con Gallimard, in Italia è pubblicata da L’ORMA, di Lorenzo Flabbi che ha anche tradotto quasi tutti i suoi libri. Noi abbiamo tratto i testi da La donna gelata, in cui parla dell’incontro con suo marito e del matrimonio; da Passione semplice in cui racconta la passione ossessiva per un uomo con cui aveva fugaci incontri pomeridiani, durata due anni (ultimamente ha pubblicato i suoi diari di quel periodo dal titolo Perdersi); e infine da Il ragazzo in cui è descritta la relazione che ha avuto con un ragazzo “scoperchiatore del tempo” di quasi trent’anni più giovane di lei, relazione che termina con la stesura de L’evento, libro in cui racconta il suo aborto clandestino quando era studentessa nel ‘64, da cui è stato tratto un film nel 2021 dal titolo La scelta di Anne – L’événement, Leone d’oro come miglior film a Venezia 78.
Nello spettacolo ci sono le parole di Annie Ernaux da cui abbiamo costruito le immagini sceniche, tre sue storie con uomini diversi, in età diverse della sua vita, a cui noi attrici diamo voce. L’impianto dello spettacolo è semplice, i tre racconti si intrecciano in un unico ambiente, la nostra casa o stanze della memoria, che abitiamo senza uscire di scena, ma avendo relazioni tra noi a senso unico, ovvero la più giovane (Arianna Ninchi), cioè quella del passato, non vede le altre due che sono il suo futuro, la mediana (Francesca Fava) non vede la terza, e l’ultima che sarebbe la più grande (io, Anna Paola Vellaccio), vede e interviene sulle altre due. Che questo gioco per far capire che si tratti sempre della stessa donna, Annie, si comprenda o meno, lo spettacolo è fruibilissimo. Le donne in particolare trovano molti spunti in cui identificarsi. Ma attraverso la narrazione di queste vicende legate al mondo sentimentale, si possono leggere in filigrana anche i temi che Ernaux affronta più approfonditamente in altri suoi libri: il suo percorso di emancipazione sociale e culturale, dalle sue origini popolari e provinciali al suo entrare nel mondo borghese e intellettuale della capitale. La sua crescita e maturazione umana, che passa attraverso gli studi, la famiglia, il lavoro, il femminismo e l’impegno. E attraverso l’amore e la sensualità, perché nulla è disgiunto nella vita di questa donna (di ogni donna) che attraversa il ‘secolo breve’ per “scoprirsi felice di entrare sola e libera nel terzo millennio”. 13 mag. '25
Servizio di AMERICO CARISSIMO
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