Il lungo luccichio delle fiaccole e poi i 309 rintocchi, uno per ogni vittima, della campana della Chiesa di Santa Maria del Suffragio, meglio conosciuta come Anime Sante, alle 3 e 32, ora del terremoto del 6 aprile 2009. A nove anni dal disatro, L'Aquila ha commemorato, per la nona volta, le sue vittime. Dolore e commozione hanno guidato il corteo. E si guarda già al decimo anniversario per il quale sono annunciate novità tese a rinnovare il ricordo di una tragedia che ha segnato un intero territorio. Il sindaco dell'Aquila, Pierluigi Biondi, ha parlato della formazione di "un comitato di personalità. L'ho comunicato ai familiari delle vittime. Nei prossimi giorni ci attiveremo", ha spiegato Biondi. Il presidente del consiglio comunale, Roberto Tinari, ha reso noto che a breve nominerà una commissione, nella quale inserire anche ex sindaci, per ricostruire storicamente il terremoto. 

Tinari ha inoltre spiegato che si impegnerà per sbloccare il progetto del parco della memoria in piazzale Paoli, finanziato con due milioni di euro ma fermo alla progettazione anche per la raccolta di firme contrarie. "Non si può dopo nove anni non avere un luogo della memoria", ha detto Antonietta Centofanti, presidente del comitato vittime Casa dello Studente. 

"Provo un sentimento di vicinanza, di dolore, perché quell'evento, così come gli eventi successivi, ha segnato i cuori degli italiani e soprattutto i nostri - così il capo della Protezione civile nazionale, Angelo Borrelli -. Noi siamo arrivati qui immediatamente dopo il sisma, io personalmente ho vissuto qui per otto mesi insieme a questa gente per alleviare le sofferenze di questo territorio. I terremoti del Centro Italia? Un altro evento devastante, anche in termini numerici più o meno simili alle vittime che ha provocato il terremoto del 6 aprile 2009, che ha portato a oltre 80 mila scosse e ancora adesso, in queste notti, abbiamo registrato le scosse di intensità intorno a magnitudo 4".

Dopo la mezzanotte, nel piazzale è stata deposta una corona di fiori, cerimonia seguita dalla lettura dei nomi delle vittime alla Villa Comunale dove, novità di quest'anno, è arrivato il corteo partito da via XX settembre. Durante l'omelia nel corso della messa celebrata nella chiesa San Giuseppe Artigiano nella notte, l'arcivescovo Giuseppe Petrocchi ha auspicato la ricostruzione delle coscienze e delle anime con amore e solidarietà. Presenti al corteo anche i familiari delle vittime di Viareggio, del Vajont, di Rigopiano. Oggi all'Aquila lutto cittadino e bandiere a mezz'asta.
06 aprile 2018

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