Trovato morto Andrea Prospero, studente universitario di Lanciano scomparso a Perugia
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E' finita in tragedia. Andrea Prospero, 19 anni, di Lanciano (Ch), studente d'Informatica all'Università di Perugia, è stato trovato privo di vita nel primo pomeriggio di oggi.

Il teen ager era in una casa in via del Prospetto (foto), traversa di via della Viola, in pieno centro storico,  dove si sono portati gli agenti della Scientifica e della Mobile che stanno cercando di ricostruire l'accaduto. Arrivati poi il procuratore capo di Perugia, Raffaele Cantone, e l'aggiunto Giuseppe Petrazzini, che sta seguendo il caso, su cui ha aperto un fascicolo. Sul posto anche il medico legale.

Il giovane era adagiato sul letto, esanime, con scatole di farmaci vicino, in una stanza che aveva preso da un affittacamere. Il corpo è in stato di decomposizione.

Una nota della Questura di Perugia afferma che sono "in corso gli accertamenti del caso per verificare le circostanze e le cause che hanno portato alla morte del ragazzo".

Il presidente della Regione Umbria, Stefania Proietti, "esprime incommensurabile dolore" per la morte di Andrea Prospero. "Questo fatto - dice - ci lascia sgomenti e infinitamente addolorati. Subito dopo la sua scomparsa abbiamo attivato, su istanza del prefetto di Perugia, Armando Gradone, tutta la Protezione civile , insieme alle altre forze dell’ordine e di polizia, nelle indagini in tutta la città. Sei giorni di ricerche senza sosta con tutti i mezzi, compresi droni e unità cinofile, seguendo ogni traccia. Di fronte a un gesto così estremo - continua - non ci resta che stringerci accanto alla famiglia, alla sorella e al fratello, ai genitori, e a tutta la comunità studentesca. Nei giorni scorsi avevo sentito la sorella Anna manifestandole la totale assoluta vicinanza. Oggi sprofondiamo tutti nel dolore perché Andrea era un nostro figlio, un nostro fratello, e non possiamo immaginare quanto abbia sofferto. Possiamo solo agire, da subito con più vigore e forza, per stare vicini ai nostri ragazzi di cui troppo spesso non riusciamo a percepire la profonda sofferenza e solitudine". Esprime quindi "tutto il nostro affetto e cordoglio alla famiglia".

L’ultima sua immagine risale alla mattinata di venerdì 24 gennaio, quando le telecamere di videosorveglianza dell’ostello "Don Emilio Bromuri", di via Bontempi, dove alloggiava da ottobre, lo avevano ripreso mentre usciva alle 10.53. Poco dopo, alle 11.45, la sorella gemella Anna gli aveva inviato un messaggio per darsi appuntamento per pranzo, alle 13.04, alla mensa universitaria di via Pascoli.

Andrea aveva visualizzato il messaggio senza rispondere e, circa un’ora dopo, il suo telefono risultava irraggiungibile. La sera stessa era scattato l’allarme e sono iniziate pure le ricerche, nelle quali sono stati impegnati vigili del fuoco, carabinieri, polizia, Protezione civile e Unità cinofile specializzate. Per gestire le operazioni era stato attivato un Centro di coordinamento in Prefettura. In particolare, in sei giorni, sono state battute l'area a ridosso del centro storico del capoluogo umbro e la zona collinare di Monteluce. 

Nella giornata di ieri, il pubblico ministero aveva ascoltato i genitori del giovane, Michele Prospero, ex dipendente comunale in pensione, e Teresa, casalinga di origini polacche, giunti a Perugia. Anche alcuni adolescenti ospiti dell’ostello erano stati interrogati. E il sindaco di Lanciano, Filippo Paolini, aveva espresso "vicinanza alla famiglia, auspicando una soluzione positiva della vicenda".

Invece, oggi, il drammatico epilogo. 29 gen. 2025

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