Torino di Sangro. Schiacciato da una balla da una tonnellata, muore operaio 51enne di Vasto

Tragedia sul lavoro. La scorsa notte, intorno all’una, un operaio di 51 anni è morto all’interno della Prima Eastern Spa, azienda situata in contrada Carriera a Torino di Sangro (Ch). La vittima è Rosario Di Palma, originario di Guardiabruna (Ch) e residente a Vasto (Ch), sposato e padre di due figli.

Secondo una prima ricostruzione, l’uomo stava movimentando con un muletto alcune balle di juta contenenti polimeri, utilizzati nella produzione di componenti in plastica per il settore automobilistico. Durante le operazioni di trasporto, una di queste, una "big bag", del peso di circa una tonnellata, sarebbe scivolata improvvisamente, schiacciandolo e uccidendolo sul colpo.

Lanciato l’allarme dai colleghi, sul posto sono arrivati in pochi minuti gli operatori del 118, ma ogni tentativo di soccorso si è rivelato vano. Ai sanitari non è rimasto altro che constatare il decesso. In azienda sono intervenuti anche i carabinieri della compagnia di Ortona, coordinati dal maggiore Venturi, insieme al personale del Servizio di prevenzione e sicurezza negli ambienti di lavoro (Spsal) della Asl, che ha avviato accertamentia. La Procura di Vasto ha aperto un’inchiesta per chiarire con esattezza la dinamica e verificare eventuali responsabilità.

Il corpo di Di Palma, espletate le formalità di rito, è stato portato nel cimitero di Torino di Sangro (Ch).

La Prima Eastern Spa è una realtà di rilievo nel settore della trasformazione delle materie plastiche, con un impianto che impiega decine di addetti e fornisce componenti destinati principalmente all’industria automobilistica. Nella notte, parte dello stabilimento è stato posto sotto sequestro per consentire alle forze dell'ordine di raccogliere elementi utili alle indagini.

"Ancora una tragedia sul lavoro. Di Palma è deceduto schiacciato la scorsa notte. Nelle precedenti ore, a Torre Marino, frazione di Lanciano (Ch), il crollo di un ponte in fase avanzata di ricostruzione ha rischiato di provocare un altro massacro". (LEGGI QUI)

A denunciarlo è l’Usb Abruzzo-Molise, che parla di "omicidi sul lavoro" e non di semplici incidenti, puntando il dito contro la mancanza di investimenti sulla sicurezza e la scarsa attenzione da parte delle aziende. "Queste morti – sottolinea il sindacato – finiscono presto in statistiche fredde, ma dietro ci sono lavoratori, padri e madri di famiglia".

Usb chiede al Senato di calendarizzare immediatamente la proposta di legge di iniziativa popolare già depositata e sostenuta da migliaia di firme, che introduce il reato di "omicidio sul lavoro e lesioni gravi e gravissime". "Se non lo farà – avverte – la politica si renderà complice di una strage quotidiana".

Il sindacato torna a sollecitare un potenziamento degli organici degli enti di controllo delle Asl e una riforma profonda dei meccanismi di vigilanza, con sospensione immediata delle attività per le aziende che violano le norme di sicurezza.

Usb esprime cordoglio alla famiglia della vittima e vicinanza ai suoi colleghi, promettendo di continuare la battaglia perché "chi ha responsabilità in questi drammi deve pagare, anche con il carcere". Solidarietà viene espressa anche ai lavoratori del cantiere di Torre Marino (LEGGI QUI) "che hanno avuto la fortuna di tornare a casa illesi". 23 sett. 2025

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