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Un traffico di droga gestito da un 32enne di origine cubana, che vive a Santa Maria Imbaro (Ch) e che  faceva la spola tra Chieti, Lanciano e Pescara per gestire le consegne di cocaina, hashish e marijuana, è stato smantellato dagli agenti della Mobile della Questura di Chieti, sotto il coordinamento della Procura.

L’operazione, scattata all’alba, ha portato all’esecuzione di due misure cautelari personali – una in carcere e una agli arresti domiciliari – e dieci perquisizioni domiciliari nelle province di Chieti, Pescara e Aprilia (Latina), in collaborazione con le Squadre Mobili di Pescara e Latina.

L’indagine è partita da una violenta aggressione, legata a un debito di droga e che ha permesso di disarticolare una rete criminale stabile, attiva nello spaccio di stupefacenti tra le piazze di Chieti e del Frentano. Il gruppo, composto da undici persone – alcune italiane e altre straniere, regolarmente soggiornanti in Italia – operava in modo continuativo e organizzato, fungendo da punto di riferimento per i venditori al dettaglio.

Gli accertamenti hanno preso avvio, dunque, dopo una rapina a mano armata avvenuta lo scorso 25 aprile a Chieti. Il cubano, Q.A., e la sua compagna J.C., 26 anni, originaria di Guardiagrele (Ch) avevano fatto irruzione nell’abitazione di un ventenne, minacciandolo con una pistola e ferendolo con coltellate ad una coscia, prima di picchiarlo e fuggire con due orologi di valore, tra cui uno in oro. Le verifiche hanno svelato che la vittima era stata assalita per non aver "onorato" un debito di droga nei confronti della coppia.

Da quell’episodio le forze dell'ordine hanno ricostruito l’intera rete di spaccio, capeggiata dai due rapinatori e collegata al cubano, che gestiva i rifornimenti di stupefacente tra Abruzzo e Lazio. A Latina, in particolare, è stato scoperto un vero e proprio laboratorio di confezionamento della cocaina, collegato alla filiera del gruppo chietino.

Complessivamente sono state arrestate in flagranza di reato quattro sospettati. Oltre ai due fidanzati, anche un 37enne di Lanciano, A.C., che risiede a Montesilvano (Pe) e un 47enne che sta ad Aprilia.

Nel corso delle perquisizioni sono state sequestrate tre pistole cariche – una con matricola abrasa – 25 proiettili, oltre 15mila euro in contanti, circa 10 chilogrammi di cocaina (di cui uno allo stato puro), 2,5 chilogrammi di hashish e attrezzature per il confezionamento. A Lanciano la polizia ha eseguito perquisizioni nel centro storico, in particolare in via dei Frentani. 

"E' un’attività che rientra nel nostro impegno costante per contrastare il fenomeno degli stupefacenti, che rovina i giovani e compromette la sicurezza delle piazze della movida", dice il questore di Chieti, Leonida Marseglia.

"Siamo partiti da un episodio di estrema violenza, che ci ha permesso di ricostruire un’organizzazione composta da almeno dieci persone – aggiunge il commissario capo Francesco D’Antonio, dirigente della Mobile di Chieti –. Le indagini hanno portato fino a Latina, dove è stato scoperto un laboratorio di cocaina. Il canale di approvvigionamento era stabile e il gruppo mirava a espandersi approfittando del vuoto lasciato da altri sodalizi colpiti di recente". 15 ott. 2025

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