Si spaccia per cittadina greca, ma documenti sono falsi. Arrestata all'aeroporto di Pescara e condannata

Ha tentato di raggiungere Londra spacciandosi per cittadina greca, ma le è andata male: un’albanese è stata arrestata dalla polizia di Frontiera nell'aeroporto di Pescara prima di poter prendere il volo alla volta della capitale inglese. Il fatto si è verificato durante lo scorso fine settimana: due operatori in servizio di vigilanza hanno notato animalie nella carta di identità greca esibita dalla ragazza.

A quel punto, dopo essersi insospettiti, le hanno fatto alcune domande servendosi di moduli redatti in lingua greca, dei quali la giovane ha dimostrato di non comprendere l'esatto significato. Nel frattempo gli agenti hanno analizzato il documento con attrezzature specifiche e lampade a raggi UV, verificando che si trattava di una carta d’identità falsa. A quel punto la passeggera ha dovuto confessare la sua vera nazionalità, mostrando il passaporto: si tratta di una 26enne, che è così finita in manette per possesso e uso di documenti falsi utilizzati ai fini dell'espatrio. Questa mattina è stata giudicata per direttissima, e l'arresto è stato convalidato: dovrà scontare una condanna a 10 mesi e 20 giorni con la condizionale.

Secondo quanto accertato, la ragazza era entrata il 9 febbraio in Italia, per la precisione a Bari, con il suo passaporto: una volta arrivata nella nostra nazione, è riuscita – non si sa ancora come – a procurarsi una falsa carta d’identità greca, con cui pensava di poter raggiungere la Gran Bretagna. Ma i suoi piani sono andati a monte.

Redazione Pescara

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