San Vito Chietino. Crollo e distruzione del trabocco Turchino: tutti assolti
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Crollo del trabocco del Turchino, quello dannunziano, a San Vito (Ch): c'è l'assoluzione ampia per l’ex sindaco di San Vito, Rocco Catenaro, e del dirigente dell’Ufficio tecnico comunale, l’ingegnere Corrado Verì.

Il giudice Andrea Belli ha infatti deciso che il fatto non sussiste. La Procura aveva chiesto la condanna a 4 mila euro di ammenda per entrambi gli imputati, difesi rispettivamente dagli avvocati Nicola Rullo e Aldo La Morgia.

Il trabocco comunale del Turchino, in località Portelle, emblema turistico della Costa dei Trabocchi e d’Abruzzo, venne sferzato e abbattuto durante una possente mareggiata la notte tra il 26 e 27 luglio del 2014. Per l’ex procuratore Francesco Menditto l’inabissamento dell’affasciante macchina pescatoria fu colpa di condotte omissive, in mancanza di manutenzione. Gli imputati erano quindi accusati di reato ambientale, legato alla distruzione o alterazione di bellezze naturali soggetti a speciale protezione, oltre al reato dell’obbligo giuridico di impedire l’evento, equivalente ad averlo cagionato in presenza di eventuali omissioni, appunto mancando di risistemarlo.

Gli imputati hanno manifestato piena soddisfazione per l’assoluzione ottenuta, in mancanza di qualsivoglia responsabilità per quanto accaduto. Il trabocco del Turchino ha da sempre grande valenza storico- culturale e turistica, specie per il fatto che Gabriele D’Annunzio l'ha immortalato  nella tragedia “Il trionfo della morte”. Splendidamacchina da pesca, ritratta anche dal pittore Michele Cascella, ricostruita con identiche fattezze e inaugurato il 4 giugno del 2016. Costo del nuovo progetto 180 mila euro.

Walter Berghella

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Vignetta di Benito Di Biase; nella foto il Turchino distrutto

 

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