Due in cella per le rapine delle ultime settimane in città. 

I carabinieri della compagnia di Lanciano (Ch) hanno proceduto, questa mattina, alla notifica di un’ordinanza di custodia cautelare nei confronti di due uomini di Lanciano che dovranno rispondere di rapina aggravata in concorso.

Uno, Giannicola Bada, 38 anni, era già in prigione, a Pesaro, per un'altra rapina compiuta alla paninoteca "Ai Viali" ad Atessa e per un tentato colpo al forno Susi a Fossacesia. Era lui che entrava sempre con la pistola negli esercizi commerciali.

Il secondo, Giulio Legnettini, 50 anni, che fungeva da palo e anche da conducente durante le fughe in moto, è stato arrestato a casa, nel centro storico.

A carico degli stessi, i militari hanno raccolto gravissimi indizi di colpevolezza riguardo a due episodi avvenuti il 3 gennaio scorso nella tabaccheria di Villa Andreoli e l'11 gennaio nel bar tabacchi Micolucci di Viale Cappuccini.

A Villa Andreoli, la rivendita è stata presa di mira da due malviventi che, con il volto  nascosto da sciarpe e caschi, hanno minacciato, con una pistola, il  figlio del titolare facendosi consegnare circa 1.200 euro, fuggendo a bordo di un ciclomotore e facendo perdere le tracce nonostante fossero stati inseguiti, per un tratto, dalla figlia del commerciante con un’autovettura. A Viale Cappuccini invece, il rapinatore, con cappuccio e mascherina, ha agito in solitaria e, dopo aver mostrato l’arma al titolare, ha chiesto l’incasso ma è stato fatto scappare dallo stesso esercente che, per un tratto, è anche riuscito ad inseguirlo a piedi nelle vie adiacenti.

Le indagini, attivate dai militari della compagnia di Lanciano, diretta dal tenente colonnello Vincenzo Orlando, sono consistite in una certosina ricostruzione degli eventi in questione, resa possibile  da una serie di immagini estrapolate da diverse telecamere installate nelle vicinanze delle attività prese di mira e lungo il percorso di fuga. Grazie anche ad una profonda conoscenza del territorio, dei soggetti e delle dinamiche criminali, sono riusciti in poco tempo ad individuare il ciclomotore utilizzato per filarsela e a risalire all’utilizzatore dello stesso che nei giorni successivi è stato costantemente monitorato negli spostamenti e, sempre grazie alla presenza di telecamere, immortalato più volte, sia da solo che in compagnia di un altro, successivamente risultato essere proprio il complice della rapina.

In particolare, è stato possibile, grazie alle immagini acquisite, effettuare precise comparazioni tra i soggetti e il loro abbigliamento, ossia scarpe con striscia rossa e un giubbotto. Addirittura è stato possibile fare uno zoom su alcuni tatuaggi sulla mano sinistra di uno dei furfanti, elemento questo che non era sfuggito neanche ad una vittima che lo aveva segnalato in denuncia.

L’insieme delle risultanze investigative è stato racchiuso in una corposa informativa inviata al procuratore della Repubblica, Mirvana Di Serio, che ha avanzato richiesta di custodia cautelare al gip, Massimo Canosa. Quest’ultimo ha emesso ordinanza di custodia cautelare in carcere, riconoscendo la sussistenza delle esigenze cautelari, essendoci il pericolo di recidiva e stante la gravità del reato e la pericolosità degli indagati, che hanno specifici precedenti.

Sul fronte furti i carabinieri di Lanciano stanno ancora svolgendo verifiche in ordine ad un episodio avvenuto nello stesso periodo nel territorio di  Castel Frentano (Ch) dove un uomo ed una donna hanno tentato un furto in casa di un anziano minacciandolo di percosse.  20 gen. 2022

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