Rapina in gioielleria a Cepagatti, due arresti e sequestro molotov

Arrestati un 51enne ed un 43enne, entrambi residenti in provincia di Pescara, responsabili di rapina aggravata in concorso. Il colpo risale all'autunno 2024 e fu messo a segno ai danni di una gioielleria di Cepagatti (Pe).
Il provvedimento scaturisce da indagini condotte dai carabinieri della compagnia di Pescara e della stazione di Cepagatti.

Lo scorso lo scorso 27 novembre, un finto cliente, che già si era presentato nei giorni precedenti al fine di guadagnare la piena fiducia del titolare della rivendita di preziosi, era entrato all’interno della gioielleria e, con naturalezza, si era diretto verso il proprietario e col pretesto di dovere prelevare delle scatole dalla macchina parcheggiata poco distante, lo aveva indotto ad aprire la porta blindata, così consentendo al complice, mascherato e con una pistola, di entrare nell'esercizio commerciale.

Sotto la minaccia dell’arma, si erano impossessati di tutto l’oro esposto e si erano velocemente dileguati a bordo dell'autovettura, alla cui guida vi era un terzo complice, ignari di essere stati immortalati dal sistema di videosorveglianza comunale.

Un passante che aveva assistito alla scena, ha riferito alle forze dell'ordine il modello dell’auto su cui i rapinatori erano fuggiti. Da qui in poi, è stata prima individuato il mezzo, poi grazie ai filmati delle telecamere cirttadine, ai testimoni, all’analisi del traffico telefonico, il cerchio si è chiuso.

La Procura di Pescara ha coordinato gli accertamenti e, sulla base degli elementi raccolti, è scattato il fermo per i banditi.

Va inoltre aggiunto che, lo scorso 10 gennaio , i carabinieri avevano già dato corso a perquisizioni domiciliari proprio a carico dei due malviventi. In quella circostanza, avevano trovato a casa di uno degli indagati gli indumenti utilizzati per la rapina e, nell’appartamento dell'altro, un ordigno tipo molotov, costituito da una bottiglia contenente liquido infiammabile, sigillata con nastro adesivo cui era attaccato un grosso petardo dotato di una miccia.
L’uomo trovato in possesso dell’ordigno, le cui finalità sono, allo stato, al vaglio degli inquirenti, fu in quel frangente arrestato, in flagranza di reato, per possesso di materiale esplodente. I due sono stati rinchiusi in carcere a Pescara. 04 feb. 2025

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