Uxoricidio di Torino di Sangro: ridotta in appello la pena a Giannichi

Vizio parziale di mente prevalente rispetto all’aggravante del rapporto di coniugio: per questa ragione è stata ridotta, in appello, la pena a Domenico Giannichi, 71 anni, di Torino Di Sangro (Chieti), che il 29 novembre 2019, al termine di una lite in macchina, uccise la moglie Luisa Ciarelli, 65 anni.

L'ha colpita con un pezzo di legno trovato al momento, con cui le ha spaccato la testa, e l'ha finita con una stretta al collo.

L'uxoricidio è approdato, stamani, davanti alla Corte d’ Assise d’Appello dell’Aquila che ha condannato l’uomo a 17 anni di reclusione. Il procuratore generale aveva chiesto la conferma dei 22 anni di carcere, come stabilito, in primo grado, dalla Corte d’ Assise di Lanciano, il 18 marzo scorso.

La tragedia avvenne nella boscaglia di via Montesecco, dove furono lasciate scie di sangue a zig zag, fino al pendio in mezzo ai castagni, ad ulivi e querce. Bastonate su tutto il corpo della donna: ne sono state 26 e poi 6 colpi in testa, con un ciocco, nella regione occipitale. Quindi naso fracassato con un pugno e infine torsione del collo che ha provocato l’insufficienza respiratoria e la susseguente morte della moglie. Le motivazioni di sentenza di secondo grado saranno rese note entro 90 giorni.

“Valuterò se ricorrere in Cassazione – dice l’avvocato Alberto Paone -. E’ stato un bel risultato la diminuzione di 5 anni. Sono soddisfatto". Giannichi è attualmente recluso in una struttura riabilitativa a Rosello (Chieti). 21 ott. 2022

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