Omicidio donna inglese a Casoli: il compagno era lucido al momento del delitto

E’ a un passo dall’ergastolo, a meno di attenuanti, l’inglese Micheal Whitbread, 76 anni, accusato dell'omicidio della compagna Michele Faiers Dawn, 66 anni, avvenuto il 29 ottobre 2023 a Casoli (Ch), nel casolare di contrada Verratti.

Stamani il consulente della Corte d’ Assise, lo psichiatra Salvatore Spinella, ha illustrato le conclusioni della perizia, dopo tre incontri e due colloqui psichiatrici avvenuti nel carcere di Pescara, sostenendo che l’imputato era capace di intendere e di volere al momento del fatto, anche se non socialmente pericoloso. Dunque, ha agito nel pieno delle sue facoltà. Un macigno nell’economia processuale.

Udienza partita con l’assenza in aula di Whitbread perché qualcuno, forse un errore del tribunale, si è dimenticato di farlo portare. Il difensore Massimiliano Sichetti ha parlato di: “Episodio vergognoso perchè l’imputato ha manifestato l’intenzione di partecipare all’udienza ledendo così il diritto sacrosanto della difesa. E’ stato costretto a una rinuncia non volontaria. Smentisco che la sua mancata traduzione sia dipesa dal carcere di Pescara e attendo gli opportuni chiarimenti da parte degli enti coinvolti”.

Nell’ udienza del 16 gennaio lo psichiatra di parte, Raffaele De Leonardis, aveva invece parlato di un vizio parziale di mente al momento del fatto con capacità di intendere e di volere grandemente scemata.

Michele Faiers venne trovata senza vita in camera da letto con nove coltellate alla schiena e al torace e il cadavere fu scoperto solo il 1° novembre, quando l’imputato era già in fuggito in auto in Inghilterra dove venne arrestato in casa della figlia Chloe, a Shepshed, nel Devon, quindi estradato. Whitbread ha già chiesto scusa alle tre figlie della vittima, ieri in aula c’ erano solo Brooke e Harriet, assente Sarah, e sostenuto di amare la convivente. Ieri il criminologo Spinella ha riferito le fasi salienti dei colloqui con Whitbread: “Non ha mai avuto una diagnosi psichiatrica né assunto psicofarmaci fino al gennaio 2023, anche in occasione del ricovero nel marzo 2023 per ingestione di paracetamolo e alcol. La psichiatra dell'ospedale di Lanciano non rilevò idee suicidarie. Durante l'ultima lite con la compagna, la notte del delitto, c’è stato un blackout emotivo passionale, ha detto lo specialista. Lei le disse vorrei vederti morto e lui le diede un coltello della cucina per farsi uccidere. Ma la donna rispose aggredendolo e graffiandolo. Una reazione che non si aspettava”.

In carcere Whitbread ha anche detto di essere molto legato a Casoli e voleva stabilirsi definitivamente. Nel suo progetto di vita c'erano attività subacquea estiva e sciistica invernale oltre a un b&b nel casolare.

L’imputato ha divorziato tre volte, come suo padre che lo lasciò a 11 anni per trasferirsi in Sud Africa. Cicatrici di sofferenza infantile ma il padre era comunque un modello per lui.  Figlie patrocinate ieri dall’ avvocato Quirino Ciccocioppo, su delega dell'avvocata Nadia Germanà Tascona di Milano.

“Le ragazze sono molto tristi e dispiaciute  - ha detto Ciccocioppo – e hanno capito che l’imputato era consapevole di intendere e volere. Non riavranno la madre e l’unica soddisfazione processuale è che l’imputato risponderà pienamente dell’atto che ha compiuto. Sono affrante per la morte della madre ma hanno fiducia nella giustizia italiana e hanno avuto la conferma che lui risponderà appieno delle azioni che ha commesso”. Altra parte civile è l’associazione Dafne con l’avvocato Pina Benedetti.

Il 20 giugno ci sarà la sentenza. 16 mag. 2025

WALTER BERGHELLA

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