Omicidio De Grandis a Lanciano: processo in Corte d'Assise per l'imputato

Fredda e assurda uccisione di "Ciccillo": nell’udienza preliminare di questa mattina, in tribunale a Lanciano (Ch), il gup, Maria Rosaria Boncompagni, ha rinviato a giudizio Amleto Petrosemolo, 70 anni, di Lanciano, accusato di omicidio volontario aggravato da futili motivi.

L'uomo, difeso d’ufficio da Domenico Cianfrone, lo scorso 13 febbraio ha ammazzato, sotto casa, in via Cipollone, l’ex imbianchino ed artista Francesco De Florio De Grandis, 72 anni, conosciuto da tutti come "Ciccillo", che era appena uscito. Appena varcato il portone del palazzo dove entrambi vivevano, per strada, Petrosemolo gli ha scaricato alle spalle 13 colpi di pistola, di cui quattro lo hanno raggiunto, esplosi da un Beretta calibro 9. Letale il proiettile alla cervicale.

L'imputato, come chiesto dal pm Serena Rossi, comparirà dinanzi alla Corte d'Assise di Lanciano il prossimo 9 giugno. Ammessa la costituzione delle parti civili, assistite dall'avvocato Fabio Palermo: la moglie della vittima, Licia Liliana Russo, e i figli Carmine, Roberto e Franco. La richiesta di risarcimento è di circa un miione.

"Con la costituzione di parte civile – dice l’avvocato Palermo - la famiglia ha inteso prendere parte a pieno titolo a questo processo". Petrosemolo è ancora recluso al supercarcere frentano.

La mattina della tragedia De Grandis stava andando a prendere l'autobus per recarsi a messa ma dietro di lui, a piedi, come un'ombra, lo seguiva il dirimpettaio condomino, che l’ha freddato. Ha subito confessato e motivato il gesto, ossia che la vittima parlava male di lui. 14 dic. 2022

WALTER BERGHELLA 

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