Una indagine condotta dai carabinieri forestali di Villa Santa Maria (Ch), in collaborazione con i militari della stazione di Castiglione Messer Marino, ha portato alla luce un vasto traffico illecito di rame e una gestione irregolare di rifiuti legata al settore delle energie rinnovabili.
Durante un’operazione di controllo ambientale nel territorio del comune di Monteferrante (Ch), i militari hanno rinvenuto un grande quantitativo di cavi elettrici dismessi – tra cui fili di rame e guaine – abbandonati su terreni adibiti al pascolo.
Le successive verifiche hanno accertato che si trattava di materiali provenienti dalla dismissione dei cavidotti di impianti eolici locali. In violazione delle normative ambientali, i rifiuti – classificati come speciali non pericolosi – erano stati ceduti illegalmente a soggetti privi di autorizzazione, alimentando un traffico clandestino di metalli.
I carabinieri hanno scoperto attività di separazione del rame e la sua rivendita sul mercato nero, documentando il giro anche con riprese video. Grosse quantità di fili già recuperati sono state sequestrate in un’attività commerciale di Castiglione Messer Marino. Uno dei principali responsabili, un pregiudicato operante in clandestinità, è stato arrestato dopo mesi di latitanza.
L’uomo gestiva la lavorazione e la commercializzazione del rame, cercando di eludere i controlli. Ora si trova rinchiuso in carcere a Vasto (Ch). Il materiale è stato sequestrato e affidato ad una ditta per il corretto smaltimento. "Tuttavia, - dicono le forze dell'ordine - parte dei rifiuti era già stata venduta illegalmente, contribuendo a pratiche pericolose per l’ambiente e la legalità". 06 mag. 2025
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