Lanciano. Violenza sulla figlioletta della donna delle pulizie: 88enne a processo

A 5 anni seguiva la mamma che andava a fare lavori di pulizie da un pensionato.

A volte gironzolava attorno alla madre, ma più spesso la piccola stazionava e giocava in uno studiolo dove il padrone di casa a un certo punto ha iniziato a metterla sulle sue gambe e a baciarla in bocca con la lingua, bloccandone i movimenti. Le ha messo le mani nelle mutandine e l'ha palpeggiata. Ieri un ennesimo caso di pedofilia è approdato dinanzi al giudice delle udienze preliminari del tribunale di Lanciano, Giovanni Nappi, che ha rinviato a giudizio l’anziano, 88anni (all’epoca dei fatti ne aveva 75), per violenza sessuale su minorenne con l’aggravante di aver commesso il fatto in danno di persona sotto i quattordici anni.

Processo fissato al 6 maggio prossimo. I genitori della piccola, patrocinati dall’avvocato Roberto Crognale, si sono costituiti parte civile chiedendo danni per 100 mila euro. L’imputato, difeso dall’avvocato Luca Scaricaciottoli, ha sempre negato gli addebiti. Sarà ora il processo a fare chiarezza sui presunti episodi avvenuti a Lanciano tra il 2027 e 2009. Fatti dolorosi che la ragazzina solo dopo anni ha confidato prima alla sorella maggiore, poi a madre e alle insegnanti della scuola media che allora frequentava.

Col passare degli anni la vittima inizia ad accusare malesseri interiori e psicologici, tant’è che proprio la scuola fa attivare nei suoi confronti un supporto psicologico al consultorio del Comune di Lanciano. A scuola lei piange e confidandosi con le docenti inizia a raccontare, tra lacrime e singhiozzi, di essere stata molestata per un lungo periodo da un uomo vicino alla famiglia.

La denuncia alla Procura di Lanciano scatta esattamente un anno fa, allorquando la vittima, dopo aver reso noto a fatica il suo gravoso problema, ha avuto nuovamente bisogno di aiuto.

Walter Berghella

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