Lanciano. Rapina sanguinosa in villa. Salvini: 'Devono marcire in galera'. Infuria la polemica sulla sicurezza
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La rapina dell’orrore che si è consumata ieri a Lanciano (Ch), nella villa di contrada Carminello di proprietà dei coniugi Caro Martelli e Niva Bazzan, ha gettato nel panico e nell’insicurezza un’intera nazione. La particolare efferatezza del crimine, che ha visto marito e moglie legati e seviziati nel cuore della notte nella propria casa, da una banda di malviventi, ha infatti rimesso al centro del dibattito i temi della legittima difesa e della sicurezza. Alla notizia della rapina, culminata col taglio dell'orecchio destro della donna ostaggio, il ministro dell’Interno, Matteo Salvini, è intervenuto: “Faremo di tutto – scrive sulla sua pagina Facebook - per arrestare i colpevoli e farli marcire in galera, non si può vivere con paura anche in casa propria”. Dopo questa dichiarazione, la Lega, è tornata a parlare di una riforma della legge sulla legittima difesa, e sul punto Roberto Calderoli, vicepresidente del Senato dichiara: "Chi ideologicamente e strumentalmente continua ad opporsi all'estensione della legittima, difesa eliminandone l'eccesso quando ci si trova all'interno della propria abitazione o negozio, vada a vedersi l'orrore della rapina in villa avvenuta in provincia di Chieti […]". Ovviamente, non sono mancati messaggi di vicinanza alla famiglia aggredita, anche da parte degli esponenti politici del territorio. Tra tutti, il sindaco di Lanciano, Mario Pupillo, dichiara: “Quanto accaduto la scorsa notte a Lanciano è una barbarie che non ha precedenti nel nostro territorio. La brutale violenza – aggiunge Pupillo - con la quale sono stati colpiti due nostri concittadini, nella propria casa, è indegna di un Paese civile e merita la risposta più celere possibile da parte delle forze dell'ordine e degli organi di giustizia”. Infine, Pupillo conclude: “Esprimo ferma condanna per l'incredibile e inaudita efferatezza di cui sono state vittime Carlo e Niva e al contempo totale fiducia negli organi dello Stato preposti a rintracciare e ad assicurare alla giustizia, in tempi rapidi, i responsabili di questa barbarie”. 

Tuttavia, è dura la reazione delle forze politiche di opposizione locali, che vedono nell’episodio una realtà preoccupante della città, come non c’era mai stata in passato. La consigliera comunale e capogruppo di Libertà in Azione, Tonia Paolucci, nell’esprimere vicinanza alla famiglia Martelli, tuona: “Bisogna smettere di dire che la provincia di Chieti e Lanciano siano un’isola felice. C’è stato un fortissimo incremento di criminalità in questo periodo, che non ha precedenti. Anche durante le feste di settembre, – dichiara Paolucci - abbiamo assistito ad innumerevoli fatti delittuosi, a cui è ora di dire basta. Sicuramente il problema non è solo comunale, ma l’amministrazione dovrebbe comunque capire che qui siamo di fronte ad un’emergenza e che bisogna adottare i giusti provvedimenti per arginare il fenomeno”. Anche il movimento di estrema destra, CasaPound, sia a livello nazionale che cittadino, rivendica la necessità di avere più sicurezza e non solo parole. “Nel 2018 – dichiara Marco Pasquini, responsabile di Casapound Lanciano - il numero di crimini commessi sul territorio cittadino e limitrofo ha avuto un incremento esponenziale. Più volte - continua Pasquini - abbiamo manifestato l'urgenza e l'utilità di un progetto che coinvolgesse tutte le forze di sicurezza e i comuni limitrofi”. Sul tema, in effetti, già nel maggio scorso, Casapound Lanciano era intervenuta con una campagna per l’incremento della sicurezza a Lanciano, con l’affissione di striscioni in alcuni punti nella città con la frase 'Più Sicurezza Subito!'; campagna che, però, pare non abbia sortito alcun effetto. “Ad oggi, - conclude Pasquini - dopo quattro mesi, la situazione non è assolutamente cambiata, ma anzi è peggiorata. Chiediamo nuovamente all'amministrazione di trovare il modo di incrementare la presenza degli organi competenti e di rivalutare le misure di sicurezza utilizzate, come telecamere ed altri dispositivi e, dove necessario, aggiungere e potenziare i punti luce sul territorio, deterrente in più contro i malintenzionati”. 

Nel frattempo, la notizia della scellerata aggressione rimbalza sulle prime pagine di tutti i giornali e bisognerà attendere per capire se davvero questa aggressione sarà la chiave di volta per una nuova legge sulla legittima difesa. La bozza del testo di riforma legislativa dovrebbe, infatti, approdare in Parlamento a novembre, fatta salva, chiaramente, una possibile opposizione dall’altro partito di governo, il Movimento Cinque Stelle, che già sembrerebbe voler frenare l’iniziativa.

Martelli, chirurgo in pensione, ricoverato in ospedale in Chirurgia generale, ha ricevuto ieri sera la visita del prefetto, Antonio Corona, e questa mattina del sindaco Mario Pupillo, del presidente del Consilio comunale, Leo Marongiu e dell'assessore regionale alla Sanità, Silvio Paolucci, che dice: "L'ho trovato di buon umore e questo aiuta molto". 

24 settembre 2018

Alessandra Rambaldi

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