Lanciano. Rapina in villa ai coniugi Martelli, domani la prova del Dna

Battute finali dell’inchiesta per la cruenta rapina in villa a danno dei coniugi Carlo Martelli e Niva Bazzan a cui, il 23 settembre scorso, i malviventi arrestati tagliarono l'orecchio destro. Domani, 6 marzo, nei moderni e sofisticati laboratori della polizia scientifica di Roma, si terrà l’ultimo incidente probatorio che riguarderà diversi reperti su cui saranno effettuati le analisi del dna: tre fascette con cui i Martelli sono stati legati e tre pezzi di nastro isolante con i quali invece sono stati imbavagliati. Moglie e marito immobilizzati e poi sanguinariamente sequestrati. Arriva ora una prova importante, dopo i precedenti due incidenti probatori svoltisi a dicembre e gennaio scorsi sempre nei laboratori della Direzione centrale anticrimine.

Domani saranno effettuati accertamenti tecnici irripetibili per estrapolare il Dna, la relativa tipizzazione, e il confronto con i profili estrapolati dai tamponi salivari dei coniugi Martelli e degli indagati. Ci saranno poi ulteriori accertamenti dattiloscopici e la comparazione delle impronte latenti su su fascette e nastro isolante ritrovati e sequestrati nella villa dove l’orribile colpo avvenne attorno alle tre del mattino. L’avviso alle parti per l’ultimo incidente probatorio è stato firmato dal pm Serena Rossi.

Con questa sono tre le perizie scientifiche finora espletate a Roma su 40 reperti sequestrati e repertati e su cui già sono state trovate tracce biologiche. Nella rapina, su cui indagano carabinieri  e polizia,  sono coinvolti Adrian Martin, Alexandru Colteanu, i fratelli Ion e Costantin, il loro cugino Aurel Ruset, e George Ghiviziu, accusati di concorso in rapina pluriaggravata, lesioni gravissime, sequestro di persona e porto abusivo di arma in Turlica. Gli indagati sono assistiti dagli avvocati Andrea D’Alessandro, Salvatore Fachile, Marco Sgattoni, Paolo Sisti e Domenico Russo. 

Walter Berghella

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