Lanciano. Pupillo: 'Ora guardiamo alla Costa dei Trabocchi e in particolare ad Ortona'
Di un 2019 ricco di 8 milioni di euro in opere pubbliche si è già parlato in abbondanza, ma la visione strategica che il sindaco di Lanciano, Mario Pupillo, ha per il nuovo anno è quello di aprire gli orizzonti verso Ortona, la Costa dei Trabocchi e l’area Marrucina, ricadente nel bacino del fiume Moro. E’ una pugnalata alla ricca Val di Sangro? “No - spiega Pupillo- . L’attenzione alla Valle resta, a breve ci saranno lavori per 400 mila euro per migliorare la provinciale per Atessa, ma è necessario anche rileggere la realtà che ci circonda ed evitare di perdere o declassare importanti uffici pubblici, come ospedale, tribunale, Inps, che fanno di Lanciano la città dei servizi che punta su turismo e commercio. Mossi da questa linea di visione bisogna fare contrasto a nuove desertificazioni di servizi. Per questo è necessario guardare ad Ortona e al mare. Con Ortona ci lega economicamente il porto, la Via Verde, che collegheremo da Lanciano con piste ciclopedonali, il turismo religioso e i suoi percorsi. Bisogna inoltre puntare sul miglioramento della viabilità. Chi critica è fermo e non capisce le opportunità che la storia e la cultura ci offrono guardando ad Ortona. E’ illuminato chi offre tale apertura per evitare le sofferenze che procura anche l’area Metropolitana che cancella tutto”. I

n questa ottica si inserisce dunque l’approvazione della variante al Prg avvenuta in consiglio comunale il 28 dicembre. Proprio sul Piano regolatore generale la prima bordata è giunta alla maggioranza del Governo cittadino dal consigliere di minoranza Gabriele Di Bucchianico (Lanciano al centro) il quale ha parlato “di errore a non guardare alla Val di Sangro. Il Prg è lo strumento principale della pianificazione urbanistica a livello comunale. Ci saremmo aspettati una programmazione di più ampio respiro, una variante che portasse finalmente lo sviluppo della nostra città verso il polo industriale ed economico più grande del centro sud Italia”. 

Quanto al 2018 appena passato Pupillo l’ha considerato un anno molto difficile per gli eventi meteorologici, con il devastante nubifragio di giugno e il dissesto idrogeologico su corso Trento e Trieste e via Corsea che hanno fatto impegnare quasi 200 mila euro. E ci sono ora 67 mila euro per monitorare con i sensori lo stesso Corso. Anche il 2019 sarà importante per proseguire nella cura del sottosuolo colabrodo. 
03 gennaio 2019

 Walter Berghella

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