Lanciano. Botte tra rom nel quartiere Santa Rita: in 17 hanno partecipato alla rissa

Maxi rissa, nel fine settimana, a Lanciano (Ch), tra due rami della famiglia rom dei Guarnieri. Sono 17 i partecipanti, identificati e segnalati alla magistratura, che venerdì notte se le sono date di santa ragione nel quartiere di Santa Rita.

La violenta lite nasce da disaccordi mai sopiti nel tempo su varie questioni interne al gruppo. Al  termine di una nottata al fulmicotone, con mazzate e persino u pitbull coinvolto, sono rimasti feriti in sei, tra cui due donne. A malmenarsi con ferocia sono stati fratelli, zii, nipoti e parenti acquisiti. Ieri i primi atti sono stati rimessi sul tavolo del procuratore capo Mirvana Di Serio che valuterà ulteriori reati, a parte rissa e lesioni aggravate. L’indagine della polizia è diretta dalla dirigente Lucia D’Agostino, che conferma: "Vanno approfonditi ancora alcuni aspetti".

Non si esclude che gli indagati possono aumentare. Di certo c’è allarme sicurezza nel quartiere dove l’episodio è avvenuto, in via Sabino. Una delle famiglie rom è stata raggiunta, nella propria abitazione, dai component dell'altro ramo familiare che vive invece in contrada Torre Marino, alla periferia di Lanciano. Per la spedizione punitiva utilizzate mazze, bastoni e cric di ferro. Residenti terrorizzati. Grida, sirene, sangue, lampeggianti è stato lo scenario per diverso tempo, dato che poi la zuffa si è spsotata in via Sigismondi.

Sul posto numerose auto della polizia, anche da Vasto, carabinieri e finanza, oltre alle ambulanze del 118. "Resta ancora sconosciuto il reale movente che ha originato una simile inaudita violenza", precisa la polizia. In un ospedale presidiato alla fine sono giunti per cure i feriti A.G., 62 anni, per ferite alla testa, G.G., di 60, trauma cranico, K.G., 22 anni, avambraccio fratturato(30 giorni), M.D., 21 anni, trauma e taglio alla testa(30 giorni), e le donne L.M., 19 anni, trauma facciale e dito sinistro rotto, A.S., 56 anni, ferita sopracciglio destro. A crescere le prognosi sono state di 10 e 15 giorni fino, appunto, 30 giorni.

Walter Berghella

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