Inquinamento fiume Pescara: 14 indagati e decine di sequestri
L'inquinamento del fiume Pescara sotto le lente della magistratura. Dodici indagati più due società nei guai nell'ambito di una maxi inchiesta della Procura di Pescara sulla qualità delle acque del tratto finale del fiume e dei suoi affluenti. I reati contestati vanno dall'inquinamento ambientale alla gestione illecita e deposito incontrollato di rifiuti, dall'inadempimento e frode in pubbliche forniture alle lesioni come conseguenza di altro delitto, dai plurimi sversamenti fino alla responsabilità amministrativa di persone giuridiche a seguito di reato. L'indagine, coordinata dal procuratore capo Massimiliano Serpi e dal sostituto Andrea Papalia, è giunta a conclusione, e questa mattina, in esecuzione del provvedimento emesso dal gip, Gianluca Sarandrea, sono stati sequestrati, a Pescara, 26 impianti scolmatori di piena delle fogne e dell'impianto di depurazione e scarico del mattatoio. Le operazioni sono state condotte da Guardia costiera, Nucleo investigativo dei carabinieri forestali e Reparto operativo aeronavale della Guardia di Finanza. "Il caso - come è stato spiegato nel corso di una conferenza stampa convocata dal procuratore Serpi - riunisce diverse indagini avviate negli anni scorsi sulla qualità delle acque a Pescara". 
Nel registro degli inquisiti figurano Pierluigi Caputi e Luciano Di Biase, entrambi in qualità di commissario unico straordinario degli Enti d'ambito della Regione Abruzzo, il primo in carica fino al 13 aprile 2016 e il secondo a partire dalla stessa data; Ezio Di Cristoforo e Vincenzo Di Baldassarre, entrambi in qualità di amministratori e legali responsabili dell'ente gestore Aca Spa, il primo dal dicembre 2008 al novembre 2013 e il secondo dal novembre 2013 al settembre 2016; Bartolomeo Di Giovanni e Lorenzo Livello, il primo in qualità di direttore generale e responsabile dei settori Progettazione e depurazione dell'Aca Spa e il secondo in qualità di direttore tecnico dell'ente; Giovanni Di Vincenzo, quale legale rappresentante dell'Ati Di Vincenzo-Biofert Srl; Mario Adorante, come responsabile tecnico della società Di Vincenzo Dino & C. Spa; Alessandro Antonacci, in veste di dirigente tecnico dell'Ato numero 4 Pescarese e di responsabile unico del procedimento; Giuliano D'Alessio, in qualità di presidente del consiglio di amministrazione e legale responsabile della società "Macellatori Teatini Società Cooperativa", che ha gestito il mattatoio pubblico di Pescara fino al marzo 2016; Mario D'Alessio e Francesca Gagliardi, il primo come direttore del mattatoio pubblico di Pescara, gestito dalla società "L'arte della macellazione D'Alessio & C. Srl" a partire dal marzo 2016, e Francesca Gagliardi, amministratore unico della stessa società. Indagate anche la società Aca e la società "L'arte della macellazione D'Alessio & C. Srl".

"Finalmente un'azione incisiva della Procura di Pescara dopo anni di esposti, dossier e manifestazioni", dice il Forum H2O -. "Le criticità del fiume Pescara sono sotto gli occhi di tutti da decenni - sottolinea - e quello della depurazione è un fallimento epocale di una classe dirigente, mentre i cittadini vogliono fiumi e mari puliti. Le associazioni - dicono al Forum - da sempre reclamano azioni forti e risolutive. Ricordiamo i dossier annuali sullo stato dei fiumi e gli esposti inviati anche alla Procura di Pescara proprio sulle condizioni del corso d'acqua, con rilevanti concentrazioni, alla foce, di escherichia coli". 
26 luglio 2018

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