Tribunale Lanciano. Superlavoro nel 2019 in Procura

Gran lavoro della Procura di Lanciano nel 2019 nonostante c’è chi ancora si ostina a voler chiudere i tribunali provinciali, cosiddetti minori, ancora rimasti, quattro in Abruzzo (Lanciano-Vasto-Avezzano-Sulmona) fermo restando l’ulteriore proroga di due anni.

In Procura a Lanciano difatti sono aumentati  i procedimenti penali sopravvenuti contro persone note, più 13.02% pari a 1.944 fascicoli, ma è sintomo di superlavoro il dato riferito ai fascicoli definiti, 2.197 con incremento del 42,02 per cento. Scesi del 15,73 per cento pure i procedimenti pendenti che sono stati 2.197. In crescita i procedimenti contro ignoti, sia sopravvenuti (1.526) più 4,95%,  che quelli definiti (1.643), con l’incremento del 25,80%.  Non c’è che dire nonostante il calo di personale, meno 70%, finora sostituito con qualche distacco. Ma all’orizzonte pronti altri pensionamenti in Procura e pure in Tribunale dove a fine dicembre vanno via Gianfranco Ferrante (esecuzioni immobiliari) e Bruna Di Bartolomeo (ufficio Gip).

"La percentuale di definizione dei procedimenti per indagati noti, più 42,02% - spiega il procuratore capo Mirvana Di Serio - oltre all’impegno dei magistrati, evidenzia la particolare diligenza e laboriosità del personale amministrativo, nonostante la grave carenza di organico. Alcuni dei procedimenti definiti sono stati particolarmente complessi per il numero degli imputati, le questioni trattate e per il particolare allarme sociale suscitato".

Aumentate le richieste di archiviazioni e diminuite le proroghe di indagini. Il report 2019 della Di Serio è stato trasmesso al procuratore generale dell’Aquila. Dai dati si evince anche l’incremento del 3,45%, abbastanza contenuto, delle violenze sessuali che sono state 30. Certo non mancano i reati contro il patrimonio con furti, bancomat assaltati - 4 negli ultimi 3 mesi - e rapine. C’è anche da registrare il vertiginoso aumento delle richieste di archiviazione, passate da 660 a 922, con incremento del 39,70 %. Sceso invece il numero delle proroghe d’indagini preliminari richieste al gip, passate da 217 a 210, meno 3,23 per cento. Infine decremento delle opposizioni, meno 68%, passate da 121 a 72.

Walter Berghella

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