Al Liceo classico di Lanciano un giardino intitolato a Giorgia
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A Giorgia. Con quegli occhi velati di cielo e quel viso semplice.  Con il sogno di diventare magistrato, lei che si era appassionata alla vicenda di Elisa Claps. A lei sabato 30 novembre, ore 11, sarà intitolato il giardino interno del liceo classico “Vittorio Emanuele II” di Lanciano (Ch).

Proprio a lei, Giorgia Apollonio, morta a 19 anni insieme all’amico Carlo Rizzi, 18 anni, in un terribile incidente lo scorso 22 agosto in contrada Scorciosa di Fossacesia (Ch). Un giro in moto, in una serata che doveva essere di festa fra neo diplomati con tanto divertimento, e che invece si è concluso con i due giovani contro un grosso palo di cemento tra gli ulivi, uccisi sul colpo. In un attimo le loro famiglie sono state catapultate in un vortice di dolore.

"Siamo rimasti sorpresi, un grandissimo piacere davvero, una bellissima iniziativa!", racconta, ad Abruzzolive.tv, Maria Carmela Bianco, la madre della ragazza, docente di italiano al liceo scientifico “Galileo Galilei” in città. Iniziativa che è nata per volontà degli stessi studenti del Classico, che si sono interfacciati con la dirigente Angela Evangelista trovando grande disponibilità. Ragazzi che, toccati nel cuore, nelle profondità dell’anima, hanno deciso di non lasciar cadere il ricordo di Giorgia (che in quella scuola è stata studentessa nella sezione C) ma di poterla “celebrare” con “il vivo senso della memoria” affinché ogni studente che varcherà la soglia di quell’istituto potrà chiedersi: “Ma chi è questa Giorgia?”

E' ancora un dolore inenarrabile ad attraversare la vita di questa famiglia, "in tre minuti è cambiata la nostra esistenza. E tutto oggi ci fa ricordare Giorgia. La casa, ogni ambiente è suo, lei è ancora qui fra queste mura…", dice ancora Bianco. “La realtà è questa, nuda e cruda: Giorgia non c’è più… Siamo ancora dentro il caos causato da questa perdita. Siamo stremati dalla sofferenza. Giorgia era un gioiello. Allo stesso tempo stiamo cercando di farla vivere attraverso la nostra vita", rimarca la mamma.

“Mi piace pensare alla nostra famiglia come un albero con due rami bellissimi, Francesco (il fratello) e Giorgia. E' arrivato un fulmine e ha reciso uno dei rami. Ma Giorgia fa ancora parte della nostra famiglia. Parliamo sempre di lei. Lei è una parte unica di noi. E così sarà sempre". 

"Anche una semplice passeggiata è un ricordo, sai, devo dirti che noi passeggiavamo sempre insieme. E quando le cose non andavano bene mi si stringeva e mi diceva: ‘Mamma coccole, coccole...’". Non più ora. Ed è quello che strugge dentro: "Ogni giorno io e Luca (il padre di Giorgia – ndr) combattiamo per quell’assenza imprevista e violenta. Siamo lacerati".

L’intitolazione del giardino è un segno di speranza che giunge proprio dai ragazzi che hanno capito quel che è il "soffio della vita e come alimentarlo". Ecco, Bianco spera che quel giardino ogni giorno "sia un ambiente di vita, di gioia". Ora "stiamo cercando di rivedere tutta la nostra vita avendo uno sguardo verso la nostra splendida figlia". 29 nov. 2024

ALESSANDRO DI MATTEO

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