Gasdotto Larino-Chieti: il ministro dell'Ambiente vuole vederci chiaro e decide per la Vas
"Siamo stati interessati dal ministero dello Sviluppo economico circa il metanodotto Sgi della tratta abruzzese. Ci è stato chiesto un parere circa l'assoggettabilità a Vas, Valutazione ambientale strategica, del progetto definitivo. Considerando la fragilità del territorio, che è fortemente sismico, e l'impatto dell'opera, dopo un'attenta analisi da parte del nostro ufficio legislativo, riteniamo che la Vas sia necessaria e non è stata effettuata. Chiederemo inoltre su questo anche un parere da parte dell'avvocatura dello Stato". Così, in un comunicato, il ministro dell'Ambiente, Sergio Costa, che aggiunge: "Numerosi comitati, singoli cittadini, ci stanno sensibilizzando circa l'impatto del metanodotto. Siamo persuasi che occorra approfondire le valutazioni, ed è quello che stiamo facendo". Si rimette così in discussione il gasdotto Larino-Chieti, già approvato dal Mise. "I governi precedenti hanno fatto finta di nulla pur di appoggiare le lobby dei petrolieri, ora finalmente un ministro dell'Ambiente ci ascolta - commenta il coordinamento "No hub del gas" -. La Valutazione Ambientale Strategica, - aggiunge - è fondamentale per comprendere l'utilità o meno di questo tipo di opere e dei relativi piano di sviluppo,  ed è un vero e proprio "buco nero" delle procedure adottate dal Mise in questi anni. Siamo arrivati alla dichiarazioni di De Vincenti che alla Camera ha sostenuto che tale procedura non è necessaria "in quanto sono società private come Snam e Gasdotti Italia a realizzare le opere". Peccato che - ribadisce il coordinamento ambientalista - la rete nazionale dei gasdotti e le sue varianti sono varate dal ministero dello Sviluppo economico; che Terna dal 2008 sottopone i suoi piani di sviluppo della rete elettrica nazionale (elettrodotti) a Vas. E' una Spa. Perché Terna sì e Snam o Gasdotti Italia no? La Commissione europea - viene aggiunto - ha chiarito da anni nelle proprie linee guida sulla Vas che i concessionari di servizi generali sono anch'essi sottoposti alla direttiva Vas. Il Mise approva i gasdotti facendo variare d'imperio tutti i piani esistenti, compresi i piani regolatori. Le chiama "varianti automatiche" ma in realtà una sentenza della Corte di Giustizia europea ha chiarito da anni che una procedura simile non può essere usata per eludere la direttiva Vas".

"Sul Larino - Chieti, - viene ancora sottolineato - un nuovo gasdotto di 111 km tra Abruzzo e Molise, approvato il 25 giugno con un Decreto dal dirigente Dialuce, ci sono tutti questi problemi e anche altri. Il Decreto Sblocca Italia pro-fossili di Renzi in questi anni ha portato solo a grandi favori ai petrolieri ed affini che vogliono trasformare in un grande "hub del gas" il Belpaese, lanciandolo sulle energie del passato con decine di progetti più o meno grandi, tutti a gravare sulle bollette degli italiani. Evidenziamo che i consumi di gas sono in forte calo in Italia (in Abruzzo e Molise ancora di più) e che le ricerche scientifiche hanno provato che il metano è pericoloso per i cambiamenti climatici in quanto è un potente gas clima-alterante (e lungo la filiera, tra estrazione, gasdotti, stoccaggi e distribuzione si perde in aria il 3-10% di prodotto). Ovviamente seguiremo da vicino queste procedure di verifica presso il ministero dell'Ambiente, auspicando che il progetto venga riesaminato e bocciato e che l'Italia diventi il Paese dell'efficienza e delle rinnovabili".
10 agosto 2018

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