E rubano pure le... api: furti di alveari in Val di Sangro. La denuncia dell'Associazione apicoltori
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E rubano... pure le api. Aumentano i furti di alveari i Val di Sangro, realtà ricca di aziende che producono mieli, anche pregiati. La denuncia arriva dall'Associazione apicoltori professionisti d’Abruzzo, il cui presidente, Luigi Iacovanelli (nella foto), dice: "Purtroppo si tratta di episodi sempre più frequenti, spesso perpetrati a danno di realtà serie e operose, alle quali vanno tutta la nostra stima e vicinanza. Di fatto, - dichiara - siamo in presenza di un doppio reato: non solo il furto ma anche la ricettazione degli alveari stessi. Per questo, è nostro dovere ricordare che l’apicoltura deve basarsi sempre e comunque sui principi della lealtà e della solidarietà tra gli operatori, in modo che tutti possano beneficiare di un clima costruttivo e positivo. Il nostro auspicio – conclude Iacovanelli – è che gli autori dei reati tornino sui propri passi, magari prima ancora che le autorità competenti li identifichino e li assicurino alla giustizia". 

Nei giorni scorsi, dai ladri, è stata presa di mira "Menna Apicoltura",  con sede ad Atessa (Ch) e di cui è titolare Vincenzo Menna. Qui sono state sottratte 28 arnie, situate in località Scosse di Altino (Ch). Colpo anche all'"Apicoltura Maggiolino", sempre di Atessa, appartenente a Flavio Maggiolino, al quale sono spariti 21 alveari. "Portiamo avanti quest'attività con dedizione e sacrificio - dice Menna - e poi arrivano i delinquenti di turno e, nel momento della produzione, portano via tutto quello per cui hai lavorato e nel quale hai investito. Sta diventando una piaga".  Sono state presentate denunce ai carabinieri.

"Ci hanno provato negli anni passati - racconta invece Maggiolino - : hanno abbandonato gli alveari chiusi, pronti per essere caricati, vicino al fiume Sangro. Me ne sono accorto dopo qualche giorno e ho trovato alcune famiglie di api morte. La scorsa settimana invece sono riusciti a compiere il furto, di sicuro su commissione. Succede sempre più spesso putroppo e siamo lasciati in balìa di noi stessi. Nessuno se ne preoccupa, perché, in fondo, si tratta solo... di insetti". 

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