Droga dal Brasile: arresti tra Lanciano, Atessa, Vasto e Francavilla e un obbligo di dimora

Un blitz dei carabinieri ha messo fine a un fiorente traffico di cocaina tra il Brasile e l’Abruzzo. Cinque le misure cautelari eseguite nell’ambito dell’operazione “Dominica”, che ha coinvolto militari della compagnia di Lanciano insieme ai colleghi di Chieti, Vasto e al Nucleo Investigativo del Comando provinciale di Chieti.

L’indagine, coordinata dalla Procura frentana, ha fatto emergere un’organizzazione ben strutturata, capace di importare cocaina dal Sud America e di distribuirla sul mercato locale. Le misure disposte comprendono una custodia cautelare in carcere, due arresti domiciliari ad Atessa e Francavilla al Mare, un arresto nel carcere di Vasto e un obbligo di dimora a Lanciano.

Secondo quanto accertato dagli investigatori, i trafficanti si servivano di corrieri che ingerivano ovuli di cocaina prima di partire dal Sudamerica. Una volta giunti in Italia, venivano ospitati in strutture della costa frentana, in particolare a Rocca San Giovanni, dove avveniva il recupero della sostanza poi destinata alle piazze di spaccio di Lanciano, Chieti e Pescara.

L’operazione Dominica prende il nome dal presunto capo del gruppo, un 36enne dominicano, ritenuto il promotore dell’attività illecita. L’inchiesta, avviata mesi fa, aveva già portato lo scorso 5 settembre all’esecuzione di tredici perquisizioni tra Lanciano, Chieti e Roma Trastevere, consentendo di raccogliere ulteriori prove e delineare il quadro dei rapporti tra i vari componenti dell’organizzazione.

Le indagini hanno stimato che il gruppo riuscisse a introdurre in Abruzzo circa tre chilogrammi di cocaina all’anno, sfruttando una rete di contatti internazionali e canali di approvvigionamento consolidati. Il gip, Massimo Canosa, concordando con le risultanze investigative, ha ravvisato gravi indizi di colpevolezza e un concreto pericolo di recidiva. 07 ott. 2025

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