Coronavirus. Secondo caso in Abruzzo: è una ricercatrice ricoverata a L'Aquila

E’ positiva al Covid 19. Lo ha confermato il secondo test, eseguito dall’Istituto Superiore di Sanità. E' una  ricercatrice lombarda che sta, in isolamento, all’ospedale dell’Aquila.

Lo comunica il Servizio Prevenzione e Tutela della salute della Regione. E' il secondo caso di Coronavirus registrato ufficialmente in Abruzzo. 

La giovane, originaria di Brescia, ricoverata da ieri al reparto Malattie infettive, era risultata prima positiva e poi negativa ai due tamponi esaminati nel centro regionale di riferimento di Pescara. L'allarme è scattato perché la donna, che si è laureata a L'Aquila, è fidanzata con un collega di Bergamo risultato positivo al Coronavirus.

Arrivata nel capoluogo di regione, insieme a tre colleghe, per partecipare all'esame di abilitazione, poi annullato, una volta appresa della positività del fidanzato, si è messa in quarantena in casa con le amiche. Poi, alla luce di febbre, di tosse e dolori intestinali, è stata ricoverata. Stando a fonti della Asl provinciale le sue condizioni sono migliorate.

Si sospetta, poi, un terzo caso: si tratta di uno speleologo  di 48 anni, di San Giovanni Teatino (Ch), del Soccorso alpino, di professione agente e consulente tecnico aziendale, tornato qualche giorno dalla Lombardia, dove si era recato per tenere un corso di formazione. L'uomo è risultato positivo al test sul Covid 19, effettuato nel laboratorio del Santo Spirito, a Pescara. Come da prassi, un secondo campione è stato subito inviato all'Istituto superiore di Sanità per le controanalisi. Ha sintomi influenzali, quali febbre e tosse. 

Il primo caso riscontrato in Abruzzo riguarda un impiegato di banca, di 50 anni, giunto nella casa estiva di Roseto (Te) da Brugherio (Monza), venerdì della settimana scorsa, assieme alla moglie 47enne e ai due figli piccoli.

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