Coronavirus. Insieme da 54 anni, si tengono per mano  nel reparto Covid-19 di Atessa

Un'immagine che possiamo tenere. La dobbiamo tenere. Quando un giorno ripenseremo a questo 2020 nefasto, che passerà alla storia per le vite devastate e i guasti profondi prodotti dalla pandemia nell'organizzazione sociale e vorremo cancellarne ogni ricordo, almeno uno si salverà: la foto della coppia ricoverata per Covid-19 che si tiene per mano. 

Uno scatto "rubato" all'ospedale di Atessa (Ch), dove lui 92 anni, e lei, 85 anni,  entrambi contagiati, si sono ricongiunti. In quelle mani c'è il racconto di 54 anni passati insieme, a camminare fianco a fianco. Sempre in armonia, mai uno screzio. Ora che si trovano a combattere una battaglia che mai avrebbero immaginato, loro che hanno vissuto la guerra vera e la fatica di essere emigrati e del lavoro nei campi, cercano ancora sostegno l'uno nell'altra, perché c'è un altro pezzetto di salita da fare e insieme si ha più forza.

La presenza dell'altro è anch'essa cura, accompagna, incoraggia, sostiene. E scalda il cuore, colmando la distanza tra due letti d'ospedale, cristalli fragili che svelano un inaspettato arcobaleno di luce. Un gesto che trascende la realta del tatto e cerca di riflettere speranza su questa lunga notte dell'umanità. Quando tutto sarà alle spalle, quando il dolore lascierà spazio alla gioia, ricorderemo la tenerezza di quelle due mani che si cercano e che unite hanno sconfitto la malattia.

Oltre il coronavirus c'è l'amore. Un ringraziamento speciale deve essere fatto ad Arianna Profeta e agli infermieri di Atessa per averci offerto una bella istantanea della vita nei reparti Covid-19.  07 dic. 2020

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