Sono 34 i nuovi casi di coronavirus in Abruzzo, e tra essi c'è anche un bimbo di tre anni.
Venti sono stati diagnosticati in provincia dell'Aquila, uno a Teramo, quattro Pescara e per sette sono in corso accertamenti sulla provenienza. Non ci sono decessi, fermi da settimane fortunatamente a 472.
Sono 429 attualmente i positivi: 38 sono ricoverati e di essi uno in terapia intensiva e 391 sono in isolamento domiciliare. Sono 2.872 i dimessi/guariti e156.774 i test finora complessivamente eseguiti. C'è preoccupazione e, dati i numeri, la riapertura delle scuole potrebbe slittare al 24 settembre.
Nella Valle Peligna il Covid 19 avanza. Solo oggi si contano sedici casi: dodici a Sulmona (sei in una stessa famiglia), tre a Bugnara e uno a Pratola. Contagi sono stati poi registrati nei distretti sanitari di Sulmona, città che conta adesso 47 contagi, e di Pratola, dove sono stati rilevati quattro positivi, ossia due infermiere e due amministrative. Per altri quindici sanitari, tra cui i medici, i tamponi hanno dato esito negativo.
Il sindaco di Sulmona, Annamaria Casini, ha chiesto alle forze dell’ordine maggiori controlli per il rispetto dell’ordinanza che impone l’uso delle mascherine ventiquattro ore su ventiquattro. E oggi l’assessore regionale Nicoletta Verì sentirà i vertici del Dipartimento di Protezione civile per valutare eventuali misure aggiuntive e restrittive.
A Lucoli (Aq) il sindaco, Valter Chiappini, in accordo con la Prefettura e con la Regione, ha revocato la zona rossa che era stata istituita nella frazione di Casamaina, dove ci sono 15 positivi su 250 tamponi effettuati.
A Castel di Sangro (Aq) osservata speciale è invece una giornalista giunta al seguito del Napoli Calcio, che qui si trova in ritiro pre-campionato. La donna è arrivata dalla Sardegna giorni fa, segnalata come caso positivo. In via cautelativa, così, sono stati effettuati tamponi a diversi suoi colleghi, messi pure precauzionalmente in quarantena.
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