Coronavirus. A Villa Caldari di Ortona il 12 per cento ha sviluppato anticorpi al Covid

Sono stati 640 i cittadini di Villa Caldari di Ortona (Ch) che, nelle scorse settimane, si sono sottoposti al test sierologico per il coronavirus e 76 di essi risultano positivi. Ciò significa che hanno sviluppato gli anticorpi al Sars-Cov-2: si tratta del 12% del totale.

Nella frazione ci sono stati 21 contagiati e 9 decessi. "E' stato difficile - dice il sindaco di Ortona, Leo Castiglione - ad un certo punto decidere di istituire la "zona rossa", ma è stata una scelta necessaria e giusta".

Era venerdì 5 marzo, quando si è spento Maurizio Mascitti, a soli 57 anni. La prima vittima di Covid-19 dell'Abruzzo. La sua morte è ancora avvolta dal mistero. Nessuno sa come sia stato contagiato. La sorella Errica, che ora ha riavviato il locale assieme all'altra sorella Tiziana, dice che non usciva quasi mai da Villa Caldari, che era un po' il suo mondo. 

Il virus si è poi diffuso velocemente nella piccola comunità, con un lutto dietro l'altro. L’ordinanza del presidente della Regione, Marco Marsilio, che ha istituito la "zona rossa" a Villa Caldari, è del 27 marzo scorso. In collaborazione con la Asl Lanciano Vasto Chieti e l’Istituto zooprofilattico di Teramo, l’amministrazione comunale ha avviato, investendo 20 mila euro, un’azione di screening unica sul territorio, con l’esecuzione di tamponi diagnostici e di test sierologici, avvenuti nelle giornate del 18 e 19 aprile. Ora i risultati. 

"Purtroppo - riprende il sindaco - ci siamo trovati tutti di fronte a un'emergenza imprevedibile ed eccezionale a cui nessuno era preparato. Abbiamo cercato di affrontarla, al meglio, mettendo in campo anche risorse proprie, a tutela della salute di tutti i cittadini".

@RIPRODUZIONE VIETATA

totale visualizzazioni: 2777

Condividi l'Articolo