Coronavirus. Quei 32 morti in più, finora non conteggiati, in Abruzzo. Ecco di dov'erano

Le morti... sparite. E ora, in un sol colpo, si allunga drammaticamente, l'elenco dei decessi da coronavirus in Abruzzo. 

I numeri fanno un balzo in alto, all'improvviso, toccando quota 451, dopo il cosiddetto "riallineamento" delle piattaforme di Asl, Regione, Istituto superiore di sanità e ministero della Salute. Da Roma hanno comunicato che c'è da aggiornare la lista delle vittime da Covid 19. 

Si tratta di pazienti anziani, per la maggior parte con patologie pregresse, deceduti tra marzo ed aprile. Le province con più lutti sono quelle di Pescara e di Chieti, confermando un trend già consolidato.

E' Montesilvano la città più colpita, con otto vittime, di cui due uomini, di 87 e 71 anni, e sei donne con età che va dai 68 ai 92. Poi c'è Pescara con sette morti in più: quattro donne - di 104, 98, 87, 96 anni - e tre uomini, tra i 70 e i 78 anni.

Due decessi in più per Lanciano, due uomini, di 69 e 86 anni; Chieti, dove si sono spenti un uomo di 70 e una signora di 93; Elice, un uomo e una donna ultraottantenni e Città Sant'Angelo, con una donna ultranovantenne e un uomo di 61.  

Gli altri centri dove il virus ha mietuto vite sono ancora Paglieta, una donna di 73;  Fossacesia, un 88enne; San Vito Chietino, un uomo di 84; Francavilla al Mare, un 64enne;  Bucchianico, un 99enne; San Giovanni Teatino, un 77enne; Collecorvino, 79enne e Moscufo, una pensionata 70enne. Infine c'è una 70enne di Termoli (Cb). 

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