Coronavirus. In Abruzzo 25 decessi e 442 nuovi casi. 'In grado di fare 10mila vaccinazioni al giorno'

Sono 442 i nuovi positivi al coronavirus in Abruzzo, con età compresa tra 7 mesi e 98 anni. Essi vengono fuori dall'analisi di 5.458 tamponi molecolari. Eseguiti anche 1.848 test antigenici.

Ci sono altri 25 decessi, di cui 6 risalenti ai giorni scorsi e comunicati solo oggi dalle Asl. Sono 42.046 guariti (+425) e 13.107 gli attualmente positivi (-9): 631 di essi sono ricoverati in area medica (-26), 86 ricoverati in terapia intensiva (-1), 12.390 in isolamento domiciliare (+18).

Le località con più nuovi casi sono Montesilvano (27), Pescara (26), Roseto degli Abruzzi (26) e Francavilla al Mare (22). Diciannove i casi a L'Aquila, 16 a Chieti e altrettanti a Teramo. A livello provinciale, l'incremento più consistente si registra nel Chietino (+140), seguito dal Pescarese (+112), dall'Aquilano (+95) e dal Teramano (+93).

Intanto il presidente della Regione, Marco Marsilio, dice che "la vaccinazione prosegue secondo programma e nella media nazionale. Fino a pochi giorni fa - dichiara - abbiamo tenuto il freno tirato perché non c'era certezza negli approvvigionamenti e la necessità di garantire la seconda dose ci costringeva a fare prudentemente magazzino, quindi il 30% delle dosi venivano conservate. Ieri, finalmente, ci è stata data, con molta convinzione da parte del commissario Francesco Figliuolo, la notizia che gli approvvigionamenti non solo saranno regolari, ma cominceranno anche ad aumentare".

"Da ieri - prosegue - abbiamo dato disposizione di fare tutte le dosi di AstraZeneca perché il suo richiamo arriva fra 90 giorni e abbiamo piena garanzia che saremo approvvigionati per fare le seconde dosi. Quindi il numero medio di vaccinazioni quotidiane aumenterà, siamo passati in due settimane da 1.500-1.800 vaccinazioni a oltre 6 mila e siamo in grado ora a essere in grado di farne almeno 10.000 al giorno, soprattutto se il Governo mantiene gli impegni e ci manda anche i vaccinatori, che fino ad oggi ci sono stati dati solo in piccola parte".

"Il problema - sottolinea Marsilio - è che il piano vaccinale sta entrando nel suo pieno vigore ad aprile-maggio, mentre sarebbe stato utile avere i vaccini già a gennaio e febbraio, come hanno fatto lsraele e l'Inghilterra che si sono approvvigionate da sole, è un grande fallimento dell'Europa".  06 mar. 2021

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