Carcere Lanciano. Minacce, spintoni e botte: due agenti penitenziari in ospedale

L'ultima aggressione c'era stata solo pochi giorni fa, quando un detenuto del braccio Zeta, portato in infermeria, aveva dato in escandescenza, perché, secondo lui, stava aspettando da troppo tempo di essere visitato dal medico. Aveva cominciato a lanciare suppellettili e arredi, colpendo un agente di custodia.

Venerdì scorso nuovo violento episodio nel carcere di massima sicurezza di Lanciano (Ch). Un detenuto, 50enne di Lanciano, in cella per reati minori, ha malmenato due poliziotti quando è stata aperta la cella in cui è rinchiuso per consentirgli di telefonare. Impaziente di chiamare e non volendo aspettare, ha perso le staffe. Prima paroloni e minacce, poi ceffoni e una colluttazione. Ha gettato a terra un agente, causandogli la lussazione di una spalla, e ha schiaffeggiato un altro, provocandogli, tra l'altro, un grave stato d'ansia. Entrambi sono finiti in ospedale.

Insorge il sindacato Uil-Pa Polizia Penitenziaria Abruzzo, con il segretario regionale Ruggero Di Giovanni, che parla di "escalation di violenza che sta interessando la casa circondariale di Lanciano in un contesto che appare sostanzialmente indifferente ai problemi di sicurezza dei lavoratori.  Un detenuto ha procurato ad un agente una prognosi di 10 giorni e di 3 giorni ad un altro, comunque per patologie che li vedranno costretti a ricorrere ad assentarsi dal servizio per diversi mesi. Questo è l’ultimo di un lungo e non ancora definito elenco di aggressioni fisiche, oltre a quelle verbali. Non è più sostenibile una situazione che vede aumentare di giorno in giorno il rischio aggressioni verso un personale ormai stremato dalla mancanza di turn-over. Siamo dunque costretti a chiedere ciò che dovrebbe rientrare nel normale rapporto di lavoro, ovvero che l’amministrazione ponga in essere tutte quelle iniziative necessarie a salvaguardare la salute psicofisica dei dipendenti".

Al contempo il sindacato ha chiesto un incontro urgentissimo con Carmelo Cantone, provveditore regionale Amministrazione penitenziaria Lazio Abruzzo e Molise, "per valutare gli interventi possibili a tutela dei lavoratori". Nonostante la situazione precaria e la carenza di personale  nei giorni scorsi è stata annunciata l’apertura, ad ottobre, di una nuova sezione, per detenuti sotto protezione. Secondo la Uil-Pa  "andrebbe a demolire completamente il già precario equilibrio lavorativo nel carcere di Villa Stanazzo". 

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