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Facevano solo finta di utilizzare addetti, per la lavorazione delle carni, soprattutto donne, procurati da società di somministrazione di manodopera. In realtà il controllo della gestione degli operai, 66 per la precisione, soprattutto rumeni e albanesi, da parte di una importante azienda di Lanciano (Ch), era diretto. 

Si è chiusa con un sequestro preventivo di beni per oltre 3,3 milioni di euro l’operazione "Mattatoio" condotta dal Comando provinciale della Guardia di Finanza di Chieti. Le indagini, coordinate dalla Procura di Lanciano, e in particolare dal sostituto Miriana Greco, hanno portato alla luce un articolato sistema di frode nel settore della macellazione e commercio di carni.

L’attività di controllo è stata sviluppata dalla compagnia di Lanciano, guidata dal capitano Domenico Siravo, e ha stanato un sistema di somministrazione illecita di personale, mascherato da contratti di appalto apparentemente regolari. Secondo quanto ricostruito dalle Fiamme gialle, una nota azienda del settore avrebbe sistematicamente impiegato lavoratori forniti, solo in maniera fittizia, da una cooperativa e da due società a responsabilità limitata. E queste, per un servizio fornito solo in apparenza e quindi per operazioni inesistenti, emettevano fatture.

Le indagini hanno evidenziato come la gestione del personale fosse, di fatto, interamente in capo all’azienda committente, con retribuzioni inadeguate. Le finte società fornitrici, che comunque hanno fatturato, avrebbero tra l'altro omesso sistematicamente gli obblighi fiscali e contributivi, causando un’evasione stimata in circa 5 milioni di euro.

Tre gli iscritti nel registro degli indagati – un abruzzese e due campani – per i reati di emissione e utilizzo di fatture false e di frode fiscale. 

Il gip del Tribunale di Lanciano, Massimo Canosa, ha disposto il sequestro preventivo dell’illecito profitto derivante dall’indebita detrazione dell’Iva e dal risparmio fiscale in termini di Ires. I sequestri hanno interessato immobili, terreni, disponibilità finanziarie, quote societarie, fondi di investimento e risparmio per un valore complessivo pari a 3.359.513,09 euro.

“L’azione della Finanza è orientata a contrastare le frodi in tutte le loro declinazioni - dichiara il comandante provinciale Chieti, colonnello Michele Iadarola - anche con riferimento a quei fenomeni di illecita somministrazione di manodopera, talvolta associati a forme di sfruttamento dei lavoratori". 05 giu. 2025

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