Atessa. Vincita al Lotto: colpaccio da 1,2 milioni di euro
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La somma è da capogiro. Di quelle che fanno impressione a nominarle, o anche a scriverle: è di 1.193.700 euro.

La dea bendata ha fatto sosta in Val di Sangro, l'altro ieri, nella zona industriale più importante del centro-sud Italia, regalando, con una puntata da 60 euro, al Lotto, quasi due milioni. Il fortunatissimo giocatore, al momento sconosciuto, ha centrato sei ambi, quattro terni e una quaterna con i numeri 22-23-26-28 sulla ruota di Genova.

Trenta euro li ha spesi per l'ambo, 20 per il terno e 10 per la quaterna. Un piccolo investimento, magari uscendo da una delle tante fabbriche della zona, che gli ha fatto piovere in tasca una valanga di denaro. "Che - butta lì Marco Tinaro, 55 anni, titolare della ricevitoria e tabaccheria Cancelmo, situata in località Monte Marcone di Atessa, all'interno del Bar Gemelli, dove è stata effettuata la giocata - sicuramente gli stravolgerà l'esistenza. Non saprei dire chi è - dichiara - ma è un volto che ogni tanto vedo da queste parti... Era da un po’ - prosegue - che aspettavamo una bella vincita, ed eccola. Siamo contenti. Credo sia un lavoratore.... Fare un regalo così grande ad una famiglia, soprattutto di questi tempi, è una gioia unica”.

Si tratta, dicono le statistiche, della vincita più alta del 2021 nello Stivale, e si piazza davanti ai 623mila euro agguantati ad Erice (Tp) il 4 febbraio e ai 612mila euro di Spoleto (Pg) del 28 gennaio scorso. Nello stesso concorso, poi, ancora Abruzzo protagonista con una vincita da 27.500 euro a Penne. La stessa estrazione ha distribuito oltre 9,9 milioni di euro in tutta Italia, per un totale di 679,9 milioni dall'inizio dell'anno. Brindisi per l'occasione al Bar Gemelli, il cui titolare, Enzo Orfeo. afferma: "Stupore è stata la prima sensazione, soprattutto per l'entità della somma. Non ci credevo, ho dovuto controllare le cifre. Mi auguro che questo denaro possa portare serenità e felicità".

La Cancelmo è storica ricevitoria di Atessa, nata nel '73. "Prima - riprende Marco - l'ha mandata avanti mio padre Giuseppe, poi mio fratello Mario e adesso me ne occupo io. In passato ci sono state altre cospicue vincite". Da ricordare una da 350 milioni delle vecchie lire all'Enalotto e un'altra da mezzo miliardo con il Gratta e Vinci. "in quest'ultimo caso - ricorda Tinaro - ricevemmo un'anonima lettera di ringraziamento. Stavolta non si è ancora fatto vivo nessuno, chissà nei prossimi giorni...". In nessun caso, nonostante la caccia sul territorio sia stata spietata, si è mai riusciti a risalire all'identità dei nuovi Paperon de Paperoni. 30 lug. 2021

Serena Giannico

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