Anziano ucciso nel Pescarese, a Brittoli. Ferita la moglie. Indagato il figlio

E' stato ucciso nella propria abitazione a Brittoli (Pescara), centro di 300 anime. Un pensionato di 74 anni, del posto, Cesidio Cocco, ex carpentiere, è stato ammazzato questa mattina nel corso di una lite familiare.

La moglie, di 66 anni, trovata ferita, è stata trasportata in ospedale dove le sono state riscontrate ferite lacero-contuse ed ematomi al volto; le sue condizioni non sono però gravi. I carabinieri della compagnia di Penne (Pe) e del Nucleo investigativo del Comando provinciale di Pescara stanno ricostruendo l'accaduto. 

Quattro i figli della coppia, tra cui uno disabile che vive con i genitori. 

La dinamica del delitto è da chiarire, così come le cause del decesso dell'uomo. Da accertare anche chi sia stato a colpire l'anziano, il cui cadavere è stato trasferito all'obitorio dell'ospedale di Pescara per l'autopsia. In un primo tempo le ferite sembravano compatibili con delle coltellate, invece la morte, avvenuta nel corso della disputa, potrebbe essere stata causata anche da un trauma derivante da colpi inferti con un oggetto contundente. Sul luogo della tragedia, verificatasi in contrada San Giuseppe, non lontano dal cimitero del paese, si è portato anche il medico legale, oltre al comandante provinciale dell'Arma, colonnello Eduardo Gambardella. Le indagini sono coordinate dalla Procura di Pescara e in particolare dal pm Andrea Papalia. 

Dai primi accertamenti risulta che il diverbo è scoppiato tra la vittima e la moglie. Avvisato dai vicini che riferivano di un bisticcio fra i genitori, sul posto è arrivato uno dei figli della coppia, un 47enne. Ne è nata una violenta colluttazione, terminata con la morte del padre. I militari stanno vagliando la posizione del figlio, che è stato ascoltato dagli investigatori. Al momento però non sono state adottate misure restrittive nei suoi confronti. Sul luogo della tragedia è intervenuto anche il medico legale Ildo Polidoro. 

Per l'omicidio è indagato il figlio 47enne della coppia, Massimo, titolare di una impresa edile. Stando ad una prima ricostruzione, avrebbe ammazzato il padre per difendere la mamma 66enne che la vittima, come era anche successo in passato, stava massacrando di botte. Lo avrebbe finito spaccandogli una sedia in testa.

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