I primi risultati delle analisi tossicologiche confermano: Andrea Prospero è deceduto per una combinazione di farmaci, di benzodiazepine (con proprietà ansiolitiche, sedativo-ipnotiche, miorilassanti e anestetiche) e ossicodone (appartenente alla classe degli oppioidi), ingeriti in massicce quantità.
Un cocktail micidiale che avuto un effetto depressivo sul sistema respiratorio e cardiovascolare, portandolo alla morte in tempi relativamente brevi.
Queste le prime conclusioni emerse dall’autopsia e comunicate alla Procura di Perugia, che ha aperto un fascicolo per istigazione al suicidio. Il caso è seguito dal procuratore capo Raffaele Cantone e dall’aggiunto Giuseppe Petrazzini.
Va avanti, quindi, l'inchiesta sulla fine del 19enne di Lanciano (Ch), studente universitario a Perugia, trovato morto in una stanza presa in affitto nel centro storico del capoluogo umbro, in via del Prospetto, il 29 gennaio scorso. Il giovane era sparito cinque giorni prima.
Uno degli interrogativi su cui far luce è cosa abbia spinto il ragazzo ad assumere tutte quelle sostanze che hanno formato un mix letale. Gli inquirenti stanno scandagliando i suoi ultimi mesi di vita e, in particolare, l'attività che svolgeva su internet.
La polizia postale sta analizzando il contenuto dei cinque telefoni del giovane, il traffico delle decine di sim rinvenute, si parla di 43 o 60 schede, oltre ai suoi profili Telegram. Sperando che queste analisi portino a far luce su una vicenda che va assumendo sempre più i contorni del giallo. 04 mar. 2025
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