Due operatori sanitari assaliti da un rom mentre erano in servizio al Pronto soccorso del "Renzetti" di Lanciano (Ch). E' successo tra sabato e domenica (LEGGI QUI), con un operatore socio sanitario addirittura preso per il collo e trascinato, dopo essere stato preso a calci e pugni. L’episodio riaccende i riflettori sull’urgenza di garantire sicurezza negli ospedali. I carabinieri stanno indagando sull'accaduto.
"Esprimo tutta la mia solidarietà e vicinanza all’infermiera e all’operatore sociosanitario aggrediti". Con queste parole Francesco Taglieri, capogruppo del Movimento 5 Stelle in Consiglio regionale, commenta il grave episodio di violenza.
Taglieri sottolinea l’urgenza di approvare senza ulteriori ritardi la proposta di legge del M5S per la sicurezza del personale sanitario e sociosanitario, già licenziata all'unanimità dalla V Commissione. "Non basta più indignarsi a parole – evidenzia – serve una risposta concreta e immediata. Ogni ritardo nell'approvazione della legge può tradursi in nuove aggressioni".
La proposta di legge introduce misure operative come formazione obbligatoria del personale su tecniche di prevenzione e gestione dei conflitti, installazione di sistemi di videosorveglianza e pulsanti antipanico, creazione di un sistema di incident reporting, adozione di piani di prevenzione e protocolli d'intesa con le forze di polizia per garantire presidi fissi e telesoccorso rapido. Previste anche assistenza psicologica e legale gratuita per le vittime, oltre al monitoraggio annuale della situazione.
Taglieri non risparmia critiche alla maggioranza regionale di centrodestra: "Chi predica sicurezza deve dimostrare coerenza, agendo subito per proteggere chi lavora negli ospedali, non limitandosi agli slogan. Marsilio, l'assessore Verì e tutta la Giunta regionale non hanno più alibi".
Anche l’Unione sindacale di base - Usb è intervenuta con una dura nota di condanna, denunciando "un atto vile e ingiustificabile, che rappresenta un attacco all'intera comunità e al servizio pubblico". L'Usb punta il dito contro il collasso del sistema sanitario, aggravato dalla carenza cronica di personale, turni massacranti e reparti sovraffollati, fattori che aumentano la frustrazione e il rischio di aggressioni.
"La mancanza di personale è una bomba a orologeria", avverte il sindacato, che chiede non solo misure immediate di sicurezza, ma anche interventi strutturali: assunzioni, rispetto per il personale e risorse adeguate. "Basta violenza contro chi cura, basta tagli e condizioni di lavoro insostenibili. La sanità pubblica ha bisogno di rispetto", si legge nella nota firmata dalla Rsu della Asl Lanciano Vasto Chieti e dalla Usb Pubblico Impiego Abruzzo e Molise. 28 apr. 2025
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