Cucciolo di orso abbandonato recuperato a Pizzone. Sarà cresciuto a Pescasseroli
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Un cucciolo di orso marsicano è stato notato, venerdì scorso, 9 maggio, da alcuni cittadini di Pizzone (Isernia) che hanno subito allertato i guardiaparco del Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise. Il piccolo, una femmina di circa 4-5 mesi, si aggirava da solo non lontano dal centro abitato, in una zona potenzialmente pericolosa, nei pressi della statale 158.

Dopo aver verificato l’attendibilità della segnalazione, i guardiaparco, in accordo con la Direzione del Parco e il Servizio scientifico, hanno deciso di monitorare l’area con fototrappole per accertare l’eventuale presenza della madre, evitando interferenze dirette e nella speranza di un ricongiungimento.

Nel tardo pomeriggio, durante le operazioni di sorveglianza, il cucciolo è stato individuato a bordo via, senza segni della mamma nei dintorni. A quel punto, data la giovane età dell’animale – completamente dipendente dalla madre a questa età – e il rischio rappresentato dalla vicinanza della strada, dai cani da guardiania di allevamenti zootecnici e dalla documentata presenza di lupi nella zona, è stato deciso di procedere al recupero.

Il cucciolo è stato trasportato al Centro faunistico del Parco a Pescasseroli (Aq), dove è stato immediatamente attivato il protocollo già utilizzato nel 2015 in occasione del ritrovamento dell’orsetta Morena a Villavallelonga (Aq). Il cucciolo, che pesa circa tre chili, è in buone condizioni generali ed è risultato molto reattivo.

Dopo la fase di svezzamento, che sarà gestita con la massima cautela per limitare al minimo l’interazione umana, l’orsetta sarà trasferita presso una struttura specializzata nella Riserva naturale Feudo Intramonti, gestita dai carabinieri forestali, dove potrà crescere in un ambiente semi-naturale, con il solo contatto dell’addetto all’alimentazione.

Sabato mattina, intanto, è stata perlustrata l’area del ritrovamento con il coinvolgimento di tre pattuglie di guardiaparco - Pizzone, Rocchetta al Volturno e Villetta Barrea -, dei carabinieri forestali di Pizzone e di Frosolone, dei Nuclei cinofili antiveleno del Parco. Le ricerche della madre non hanno dato esito: nessuna traccia dell’orsa né segnali di conflitto, niente sangue o esche avvelenate.

Tra le ipotesi, non si esclude che la madre possa essersi allontanata perché inseguita da maschi in calore, la cui presenza era stata documentata nei giorni precedenti.

Le attività di monitoraggio nell’area proseguono.

"Ci attendono mesi impegnativi", commentano dal Parco. "L’esperienza con Morena ci ha insegnato che ogni percorso di reinserimento è complesso e delicato. Faremo il possibile, con il supporto di esperti anche internazionali, per dare a questa cucciola la possibilità di tornare libera in natura". 11 mag. 2025

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