L'Abruzzo ricorda Papa Francesco (QUI LA VITA DI PAPA FRANCESCO BERGOGLIO), il Pontefice argentino ma di origini italiane nel giorno del decesso: i nonni piemontesi emigrarono in America. Il Santo Padre è morto stamattina a Roma, in Vaticano.
MARSILIO: 'DOPO SETTE SECOLI PRIMO PAPA A L'AQUILA PER PERDONANZA CELESTINIANA'
"Profondamente rattristato, esprimo il cordoglio personale e dell'intera Giunta regionale, facendomi portavoce del popolo d'Abruzzo, per la scomparsa di Sua Santità Papa Francesco. Resta indelebile l'orgoglio e il privilegio della sua presenza a L'Aquila, il 28 agosto 2022, in occasione dell'apertura della Porta Santa, primo Papa dopo 7 secoli, in occasione della Perdonanza Celestiniana, segno indelebile del suo rapporto con gli abruzzesi. Il suo papato si è contraddistinto per un infaticabile ricerca della pace. La Chiesa cattolica ha perso il suo pastore e il mondo ha perso un difensore delle libertà umane che da sempre si è battuto in una difficile e instancabile lotta contro i totalitarismi, le guerre e le oppressioni in nome dei valori della Chiesa cattolica''. Lo dichiara il presidente della Regione Abruzzo, Marco Marsilio.
SINDACO L'AQUILA E PRESIDENTE ANCI ABRUZZO: 'PASTORE INSTANCABILE E GUIDA ILLUMINATA'
“L’Aquila si unisce con commozione e profonda tristezza al cordoglio per la scomparsa di Papa Francesco, pastore instancabile e guida illuminata che ha lasciato un segno indelebile nella storia della Chiesa e dell’umanità.
Il suo legame con la nostra città è stato profondo e sincero. Con la visita del 28 agosto 2022 e l’apertura della Porta Santa della Basilica di Collemaggio (GUARDA QUI), ha reso omaggio alla tradizione del Perdono Celestiniano, riconoscendone il valore universale e portando un messaggio di misericordia e speranza agli aquilani e al mondo intero. Un gesto che resterà scolpito nella memoria e nella storia della nostra comunità.
In quell’occasione, Papa Francesco aveva auspicato che “L’Aquila sia davvero capitale di perdono, capitale di pace e di riconciliazione” , riconoscendo il ruolo centrale della nostra città nella promozione dei valori celestiniani.
Lo aveva ribadito di recente, citando la Porta Santa della Basilica di Collemaggio nella bolla di indizione del Giubileo 2025, segno tangibile della sua attenzione e del suo affetto per L’Aquila. E con il primo Premio del Perdono, conferitogli dalla nostra città, abbiamo voluto esprimere la nostra gratitudine per un Papa che ha incarnato, con la sua vita e il suo magistero, i valori più autentici del perdono, dell’umiltà e della vicinanza ai più fragili.
Oggi piangiamo la sua perdita, ma sappiamo che il suo insegnamento continuerà a guidarci. “Jemo ‘nnanzi” – ci direbbe lui – con la forza della fede e della speranza.
A nome dell’intera comunità aquilana, esprimo il più sentito cordoglio e mi unisco alla preghiera della Chiesa universale per un uomo che ha saputo essere guida, conforto e punto di riferimento per tutti noi”. Queste le parole del sindaco dell’Aquila e presidente Anci Abruzzo, Pierluigi Biondi.
IL MUSICISTA SPINELLI: 'UN ONORE AVER SUONATO PER LUI. IL PRIMO A CHIEDERE PERDONO PER STERMINIO ROM E SINTI'
Santino Spinelli, noto musicista, docente universitario e primo rom italiano nominato Commendatore della Repubblica, esprime profondo cordoglio per la scomparsa di Papa Francesco. Spinelli, fondatore e presidente dell'associazione culturale Thèm Romanò e ambasciatore della cultura romanì nel mondo, ricorda con commozione il legame speciale con il Pontefice. "Apprendo con tanto dolore la triste notizia. Un onore e un privilegio, Santo Padre, averla conosciuta e aver suonato ed eseguito più volte per Lei il Padre Nostro in lingua romanì: il Murdevel. Ricorderò per sempre il suo sorriso, i suoi complimenti, il suo sguardo luminoso e sincero a disposizione dei più deboli. Lei è stato il primo a chiedere perdono per il Samudaripen, lo sterminio dei rom e sinti. Grazie infinite, Santo Padre, per il suo coraggio e per i suoi insegnamenti! Lei è stato il Papa del popolo e un uomo di pace, quella vera. Che la terra Le sia lieve!" Spinelli, residente a Lanciano (Chieti), è anche rappresentante per l'Italia al Parlamento dell'Unione Internazionale Romanì e presidente di FederArteRom. La sua firma compare sotto la poesia "Auschwitz" sul monumento a Berlino dedicato al genocidio di sinti e rom durante il nazismo, inaugurato nel 2012 alla presenza di Angela Merkel. Il suo impegno per la memoria e la cultura romanì ha trovato in Papa Francesco "un interlocutore sensibile e attento, come dimostrato dai numerosi incontri e dalle esecuzioni musicali in sua presenza".
GLI INCONTRI CON I FAMILIARI DELLE VITTIME DI RIGOPIANO
Papa Francesco ha anche incontrato, per due volte, i familiari delle vititme della tragedia di Rigopiano: il 15 maggio 2017 in Piazza San Pietro e il 25 gennaio 2018, ad un anno dal disastro. Il Comitato Vittime: "La presenza al cospetto del Santo Padre ha per noi un significato molto particolare: questi ultimi quattro mesi sono stati durissimi, abbiamo dovuto piangere i nostri cari, lottare contro il totale abbandono delle istituzioni, chiedere disperatamente di conoscere la verità, fare i conti con i nomi dei primi indagati e, infine, combattere per riavere, prima che finiscano nelle mani degli sciacalli, ciò che è rimasto dei nostri cari. A noi sarà riservata la zona del sagrato, in cui ci sistemeremo tenendo in mano ciascuno un palloncino con appesa una rosa bianca. Al termine della celebrazione i palloncini con le rose voleranno in cielo, così come è accaduto ai nostri angeli quel maledetto 18 gennaio. Infine consegneremo nelle mani del Papa un presente, in ricordo delle 29 vittime di questa immane catastrofe".
PRC: 'UOMO DI PACE, GIUSTIZIA ED ECOLOGIA, LO ABBIAMO SENTITO COMPAGNO'
"La morte di Papa Francesco rappresenta una perdita enorme per l'umanità intera. Anche chi non è credente - dice Maurizio Acerbo, segretario nazionale di Rifondazione comunista- ha trovato nelle sue parole un riferimento etico e politico. Papa Francesco, uomo di pace e giustizia, ha contrastato con tutte le sue forze la deriva di un mondo dominato dai signori del denaro e della guerra. Negli anni del suo pontificato lo abbiamo sentito fratello e compagno di strada nel ripudio della guerra, del razzismo, del capitalismo neoliberista. Forse solo dall'America Latina della Chiesa dei poveri poteva arrivare un papa comunista come il Vangelo che ha incoraggiato apertamente i movimenti popolari, un papa ecologista che con la Laudato Sì - scritta con la collaborazione di Leonardo Boff - ha proposto l'ecologia integrale e la difesa dei beni comuni, un papa antirazzista che ha contrastato il risorgere del suprematismo bianco occidentale e difeso controcorrente la comune appartenenza all'umanità. Ma sopra ogni cosa sarà ricordato come il papa pacifista che non ha avuto paura di usare la parola genocidio su Gaza, di denunciare la corresponsabilità della Nato nella genesi della guerra in Ucraina, di condannare fino all'ultimo giorno le politiche di riarmo. Tutti i potenti del mondo oggi gli renderanno omaggio ma in realtà tireranno un sospiro di sollievo per essersi liberati di una voce scomoda. I poveri della Terra hanno perso una voce sempre schierata dalla loro parte. Grazie Papa Francesco".
PD: 'FARO DI UMILTA' E INSTANCABILE VOCE DI PACE'
"La morte di Papa Francesco lascia addolorati e attoniti. Faro di umiltà e instancabile voce di pace, in un tempo di sofferenza e di guerra - lo definisce Daniele Marinelli, segretario regionale Pd Abruzzo -. Capace di mettere al centro della Chiesa i valori dell'uguaglianza e della giustizia sociale, il suo è stato il pontificato delle periferie e dell'amore per gli ultimi. Molto al di là della religione e della fede, la morte di Bergoglio lascia tutti più poveri e più soli. Gli siamo e gli saremo grati per i suoi insegnamenti, il suo messaggio, il suo esempio".
SOSPIRI: 'SIMBOLO DELLA CHIESA UMILE'
"La sua vita è stata tutta interamente dedicata al servizio del Signore e della Sua Chiesa. Ci ha insegnato a vivere i valori del Vangelo con fedeltà, coraggio e amore universale, soprattutto verso i più poveri e gli emarginati. Papa Francesco è stato il simbolo della Chiesa umile, quella che cammina accanto agli ultimi. Con la semplicità dei gesti, ha toccato i cuori di credenti e non credenti. Ci ha mostrato che il potere più grande è servire. Porteremo per sempre con noi il suo sorriso, le sue parole di pace, e la sua testimonianza tra noi. Grazie Francesco". Lo afferma il presidente del Consiglio regionale d'Abruzzo, Lorenzo Sospiri.
L'INCONTRO CON I VERTICI BCC ABRUZZI E MOLISE
"No ad una finanza che «non ha più un volto», che «si è distanziata dalla gente», «che rischia di servirsi di criteri usurai quando favorisce chi è già garantito ed esclude chi è in difficoltà e avrebbe bisogno di essere sostenuto con il credito». Papa Francesco riflette «sulle potenzialità e sulle contraddizioni dell’economia e della finanza attuale» mentre parla alle delegazioni di alcuni istituti di credito, e, in particolare, della Banca di Credito Cooperativo Abruzzi e Molise, ricevuta in udienza, il 16 dicembre 2024, nella Sala Clementina del Palazzo Apostolico in Vaticano. A rappresentare la Bcc, il presidente Vincenzo Pachioli e il direttore generale, Fabrizio di Marco. Un incontro in cui il Santo Padre ha affrontato temi fondamentali per la finanza etica, puntando il dito contro un sistema economico che si allontana dai bisogni reali della società. Un messaggio chiaro e forte, che ha richiamato le responsabilità delle banche nell’essere strumenti di sviluppo e inclusione e non semplici attori della speculazione finanziaria".
A L'AQUILA BANDIERE A MEZZ'ASTA NEGLI UFFICI COMUNALI
Il sindaco dell’Aquila, Pierluigi Biondi, ha disposto l’esposizione delle bandiere a mezz’asta su tutti gli edifici comunali. "Un segno di lutto e vicinanza per una figura che ha saputo parlare al mondo intero con il linguaggio della pace e della fraternità. L’Aquila conserva un legame speciale con Papa Francesco, primo Pontefice della storia a varcare la Porta Santa della Basilica di Collemaggio, il 28 agosto 2022. Un gesto che ha consacrato, come voluto dal Santo Padre, la città di Celestino come “capitale del perdono, della pace e della riconciliazione” ".
21 apr. 2025
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Foto su incontro con vittime Rigopiano, con Santino Spinelli e su aprttura Porta Santa a L'Aquila