Maltempo Abruzzo. I Comuni di Vasto, San Salvo e Casalbordino chiedono lo stato di calamità

I Comuni di Vasto, San Salvo e Casalbordino (Ch) hanno chiesto alla Regione Abruzzo di attivare le procedure per il riconoscimento dello stato di calamità naturale, dopo il bollettino di guerra, con un lungo elenco di danni, generato dalla violenta grandinata e dal nubifragio che oggi hanno colpito i centri costieri della regione.

I sindaci Francesco Menna, di Vasto; Tiziana Magnacca, di San Salvo e Filippo Marinucci, di Casalbordino, che hanno attivato i Coc (Centro operativo comunale), chiederanno  lo stato di calamità naturale per il disatro subito. Chicchi di grandine come mele hanno rotto parabrezza e lunotti delle auto, danni alle campagne e alle colture. A Vasto sono cadute tegole, sono stati sfondati tetti e lucernai e bucate finestre di interi palazzi; alberi spezzati e allagamenti alla Marina dove in alcune zone manca la corrente elettrica.

A Casalbordino un'auto è rimasta bloccata per l'acqua nel sottopasso ferroviario, il conducente è riuscito a liberarsi. Un camion, a causa del forte vento, si è ribaltato sulla Statale 16 nel tratto fra San Salvo e Petacciato (Campobasso). In Comune a Vasto, nel tardo pomeriggio, presieduta dal sindaco Francesco Menna, è stata effettuata la prima riunione del Centro operativo comunale, alla quale hanno preso parte oltre agli assessori Barisano e Marcello, i tecnici comunali, i rappresentanti della polizia locale, Protezione civile e le forze dell'ordine. State disposte verifiche puntuali in tutte le zone di Vasto e per ragioni di sicurezza, la chiusura delle ville e dei parchi pubblici.

Il primo cittadino di San Salvo ha richiamato in servizio tutti gli operai dell’ufficio manutenzione, per gli interventi urgenti e per ripristinare la viabilità, e gli agenti della polizia locale per la pubblica incolumità e la messa in sicurezza delle strade e dei sottopassi.

Stefano Suriani

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