Lanciano. Usura ed estorsione ai danni di commercianti, due condanne

Usura ed estorsione contro una coppia di commercianti in difficoltà. Il Tribunale collegiale di Lanciano (Ch), presidente Andrea Belli, giudici a latere Giovanni Nappi e Stefania Cantelmi, ha condannato a 2 anni e 8 mesi di reclusione Angelo Mastrangelo, 60 anni, ritenuto colpevole del reato di usura, e Guglielmo De Rosa, 53 anni, che ha avuto un anno e 8 mesi di carcere per tentata estorsione. Entrambi sono di Lanciano. Non riconosciuta la più grave accusa di estorsione commessa. Il pm Serena Rossi aveva chiesto pene a 8 e 7 anni. I difensori Alessandro Troilo e Massimo Biscardi attendono le motivazioni della sentenza per proporre appello. 

Nella vicenda, datata 2014, quando ci furono due arresti, venne coinvolto pure di Giocondino De Rosa che per gli stessi reati ha patteggiato due anni e otto mesi e risarcito le vittime con 68 mila euro. Del procedimento faceva parte anche un quarto imputato che nel frattempo è deceduto. Caso che ruotava  su un prestito di 50 mila euro a una coppia di commercianti di Miglianico (Ch) che aveva problemi economici.  In cambio della somma avrebbero chiesto interessi del 100,49% annui. I commercianti avrebbero dovuto restituire quindi, complessivamente, 112 mila euro.

Impossibile, per le vittime, saldare debito e interessi, visti i problemi economici, nonostante minacce, anche di morte. Del procedimento faceva parte anche un quarto imputato che nel frattempo è deceduto. Quanto all’ accusa di estorsione essa era legata alla circostanza di minacce e ritorsioni nei confronti degli esercenti, che fruttò il pagamento di 25 mila euro. La tentata estorsione era invece riferita a due episodi, della fine del 2014, per ottenere il pagamento degli interessi della somma prestata. Cosa che non avvenne perché le vittime i soldi non li avevano.

Walter Berghella

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