Lanciano. Mamma sferra coltellate a ripetizione contro il figlio di 15 anni

Prova a colpirlo più e più volte con un coltello, con la ferocia di chi vuole uccidere. Ma il figlio si scansa e lei colpisce il materasso.  E' accaduto nei mesi scorsi e ora il sostituto procuratore di Lanciano, Francesco Carusi, ha  disposto l’avviso di chiusura delle indagini nei confronti di una mamma di Lanciano, accusata di minaccia e tentate lesioni personali, con le circostanze aggravanti di aver commesso il reato mediante l’utilizzo di un’arma e contro un discendente. L’episodio risale al primo giugno scorso. La madre è indaffarata in cucina e decide che, tra un po', farà una passeggiata con il figlio di 15 anni. Poi gli intima: "Preparati che adesso usciamo", ma il ragazzo, che è sul letto nella sua camera, le risponde che non ne ha affatto voglia. Al diniego, la donna prende un coltello da cucina e si precipita nella stanza del ragazzo; prima gli punta la lama contro, "in modo non equivoco a cagionare una lesione al figlio", sostiene l’accusa, poi inizia a sferrare ripetuti fendenti, una quindicina, che fortunatamente colpiscono il materasso, provocando numerosi fori. L'adolescente, infatti, non ci sta a farsi ammazzare ed è lesto a spostarsi. 

La donna è molto arrabbiata e alla fine colpisce anche un armadio e minaccia anche di colpire se stessa. Del caso è stato avvertito anche il Tribunale dei minori dell’Aquila. Su disposizione della magistratura la donna è attualmente assegnata a una casa famiglia, lontana dal figlio che momentaneamente  viene seguito dal padre. A difendere la donna è l’avvocatessa  Daniela Forte che è pronta a smontare le accuse. La Procura sta verificando un secondo episodio in cui ugualmente una madre ha cercato di accoltellare il figlio in un centro limitrofo a Lanciano, ma l’indagine è tutt’ora in corso. Negli ultimi mesi le forze dell’ordine sono dovute intervenire più volte per liti in famiglia, che scattano all’improvviso e il cui numero è in aumento, sia che si tratti di astio tra coniugi che tra genitori e gli stessi figli.

"Tutto serve per sfogare la rabbia – spiega  lo psichiatra Danilo Montinaro, dell’ospedale di Lanciano e membro regionale del sindacato Psichiatria democratica -. L’attuale società vive una difficile situazione relazionale che abbraccia tutte le fasce di età. Il dialogo non esiste e poi si vuole avere sempre ragione. I litigi scattano per un niente e invece di chiarirsi si finisce in Tribunale".

Walter Berghella

@RIPRODUZIONE VIETATA

totale visualizzazioni: 12969

Condividi l'Articolo