Lanciano. Imbrattato il monumento che ricorda l'olocausto di rom e sinti
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Oltraggiato il monumento al Samudaripen, genocidio di rom e sinti. 

La denuncia, sui social, è della famiglia di musicisti capeggiata dal musicista Santino Spinelli, in arte Alexian, che ha raccolto i fondi e fatto realizzare l'opera che da due anni si trova nel Parco della Memoria a Lanciano (Ch).

E’ il secondo monumento al mondo, dopo Berlino, dedicato al Porrajmos, ossia lo sterminio perpetrato dai nazisti su questi popoli durante la Seconda guerra mondiale. Ignoti l’altra notte hanno utilizzato dello spray per sporcare, nel giardino di piazza Santa Teresa Benedetta della Croce, la statua in pietra della Majella, con base in acciaio corten e l’artistica maiolica frontale donata dal Comune di Laterza (Taranto) dove è stata incisa la poesia  "Auschwitz" composta proprio da Santino Spinelli.

I vandali hanno apposto la parola “merde” e disegnati tre falli; quella sulla statua, in pietra naturale non trattata, e dunque porosa, rischia di rimanere indelebile. Questa mattina addetti del Comune di Lanciano e membri dell’Ucri (Unione comunità romanès in Italia) hanno provveduto all’immediata cancellazione di scritta e brutture varie.

Sul posto erano anche presenti Spinelli e la presidente dell’ Anpi, Maria Saveria Borrelli. Si indaga per capire se l’episodio è legato al grave ferimento del diciottenne di Lanciano colpito all’ex stazione Sangritana da un pugno di un minorenne e ricoverato in coma a Pescara.

"Ora le telecamere di sorveglianza contro gli idioti – dice Alexian -. Sono atti vandalici e allo stesso tempo razzisti, che non vanno esaltati. Evitare la spirale di violenza, anche se la condanna è ferma. E' una vergogna e non deve accadere a Lanciano, città civile e di cultura e bellezza".

Walter Berghella

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Foto Andrea Franco Colacioppo

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