Lanciano. Spaccio coca e crack. 'Siamo i numeri uno'. Chiesto processo per venti imputati

Era un’organizzazione molto specializzata, al punto che c’era chi si definiva “Numero uno” dello spaccio di droga sul mercato di Lanciano (Ch) e comuni limitrofi, in particolare per la cessione cocaina e crack.

Per l’omonima operazione di polizia, appunto "Numero uno",  il 5 dicembre scorso scattarono nove misure cautelari: ai domiciliari finirono Gabriele Iacovella, 25 anni; Gasperino Trivilini, di 40, Nazario Pio Boscarino, di 22; Giuseppe De Benedetto, di 53; Andrea Pierini, di 41. Obbligo di dimora per Camillo Musa, 39 anni, e di presentazione per Federico Di Nenno, di 24; Giuseppe D’Urso, di 41; Willie Emmanuel Toribio Rubel, di 26. In totale 20 gli imputati dopo che il pm Francesco Carusi ha chiesto al gip il rinvio a giudizio. 

Dal 2017 a gennaio 2019 su Lanciano arrivò una pioggia di cocaina, pura al 96%, che veniva cotta dando vita al crack. L’inchiesta prende avvio dopo l’arresto, il 22 dicembre 2018, di Federico Irollo, 44 anni, e suo genero Ciro Ienco, di 24, napoletani d’origine, ritenuti al vertice dell’organizzazione e condannati a 6,8 e 6 anni di reclusione. Sono imputati anche per questo nuovo filone. In particolare Irollo sarebbe colluso col clan camorristico Vollaro. A dicembre vennero inoltre sequestrati 100 grammi di coca, 130 di hashish e piante di cannabis indica pronta per finire sul mercato frentano. L’indagine ha documentato 200 cessioni di droga e sostanze psicotrope, come metadone e i psicofarmaci Depakim e Benzodiazepina. E poi spartizione delle zone di vendita a Lanciano e dintorni, specie Castel Frentano.

"E’ stato disarticolato un sodalizio criminale dedito alla produzione, detenzione, trasformazione e spaccio di stupefacenti - precisarono il questore Ruggiero Borzacchiello e la dirigente del commissariato, Lucia D’Agostino -. La peculiarità dell’illecita attività è stata introdurre sul mercato direttamente la cocaina  cotta, sia per l’ottima qualità che per metodologia di preparazione utilizzando eccipienti come ammoniaca, bicarbonato e mannite, caratteristica delle organizzazioni criminali di stampo camorristico".  Per qualità, la cocaina in arrivo da Napoli veniva definita "bomba", oltre un chilo fino a 2.500 euro, ma ottimo pure l’hashish venduto a 15 euro a dose. "E che è Plutonio?", chiese un compratore. Giro di droga comparato a quelli di Rancitelli di Pescara.

Tanta la marijuana venduta con acquisti fino 3 chili per volta. Tra gli accusati a piede libero ci sono A.F., A. T., B.T., W.P., G.G., R.T., F.M., A.C., D.D.B., residenti in vari comuni tra cui, oltre Lanciano, Castel Frentano, Atessa, Filetto, Fara San Martino, Santa Maria Imbaro. Il nutrito collegio difensivo è pronto a contrastare il teorema accusatorio già dinanzi al gup che dovrà decidere sul processo chiesto dalla Procura.

Walter Berghella

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