Fara San Martino. In condizioni critiche la turista colpita da frammenti di roccia. Polemica sulla sicurezza delle gole

I sassi le hanno causato lo sfondamento del cranio. E' in condizioni critiche, in Rianimazione, la donna che ieri mattina, nelle gole di Fara San Martino (Ch) è stata colpita dai frammenti di un masso che si sono staccati dalla montagna e che sono piovuti su un gruppo di turisti dell'Emilia Romagna.

Sandra Zanchini, 56 anni, di Ravenna, sposata e madre di due ragazze, era, con il marito e altri amici dell'associazione Trail Romagna, alla scoperta del canyon, all'interno del parco nazionale della Majella. Era lungo il sentiero che porta al monastero, quando è accaduto l'incidente. E' stata centrata da pezzi di roccia che, scivolati dalle pareti, le sono piombati sulle spalle e sulla testa. Si è accasciata sul selciato, priva di sensi. Illesi tutti gli altri. 

E' stata soccorsa e trasportata con l'elicottero del 118 all'ospedale di Pescara. E' in coma, per un gravissimo trauma cranico. Ieri sera è stata sottoposta a intervento chirurgico, durato ore. I suoi familiari le sono accanto. Una vacanza trasformata, in pochi attimi, in un dramma. 

Ed è polemica sulla sicurezza dei luoghi dove si è verificato il fatto, dove, al momento, su disposizione dei vigili del fuoco, è stata realizzata una passerella di protezione per permettere il passaggio di turisti e sportivi che raggiungono i luoghi per l'arrampicata o per lunghe scarpinate. Ad attaccare la maggioranza consiliare, con la frase "meno birra, più sicurezza", è Antonio Tavani, ex sindaco di Fara,  attualmente all'opposizione, coordinatore provinciale di Chieti di Fratelli d'Italia. 

"La sicurezza di turisti, trekkers e rocciatori, - afferma - deve essere garantita a prescindere, e nel migliore dei modi. Ma è importante - aggiunge - anche la fruizione libera di uno dei più importanti siti, per rilevanza naturalistica e archeologica, a livello locale e nazionale. Al sindaco proponiamo di bloccare immediatamente il bando per l'apertura dell'ennesimo punto di distribuzione di bevande, panini, snack e yogurth, per destinare risorse permanenti a realizzare, almeno nella stagione aprile-settembre, un punto di distribuzione di caschetti protettivi obbligatori e ricevere un'informazione chiara sullo stato dei luoghi e quindi garantire un accesso consapevole al sentiero".

Risposta al vetriolo quella del primo cittadino, Carlo De Vitis. "Sono in carica dal giugno 2016 - dice - e, tra le iniziative già realizzate, l'attivazione di un infopoint che distribuisce caschi per le visite guidate. Inoltre - prosegue - stiamo aspettando l'erogazione di un milione 200 mila euro dal ministero dell'Interno per l'esecuzione di un piano, già approvato e finanziato. Fondi che rientrano nel progetto nazionale "Bellezz@, recuperiamo i luoghi culturali dimenticati" e che serviranno per consolidare il monastero, lasciato puntellato da Tavani che ha amministrato per 15 anni, e per la pulizia  delle pareti di roccia che insistono sul sentiero e per l'installazione di reti paramassi". 

"Riguardo al chiosco autorizzato - conclude -, esso non venderà birra, ma solo prodotti locali, tipici, a chilometro zero". 

Serena Giannico

@RIPRODUZIONE VIETATA

Nella foto il luogo dell'incidente

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