Coronavirus. Morto infermiere dell'ospedale di Ortona
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Si era contagiato in corsia, durante il servizio, e non ce l'ha fatta.

Tommaso Di Fabrizio, 61 anni, infermiere in servizio nella Lungodegenza dell'ospedale di Ortona (Ch), dove viveva, è stato ucciso la scorsa notte dal Covid-19. Nel reparto tra fine novembre e inizio dicembre, si è sviluppato un focolaio di coronavirus con 16 casi, tra ricoverati e operatori sanitari.

A dare l'annuncio della sua scomparsa la Asl Lanciano Vasto Chieti che ricorda come "ha combattuto per giorni contro il terribile virus che ancora una volta si è rivelato implacabile. Fino all'ultimo tutti i colleghi hanno sperato e, sia pure a distanza, non gli hanno fatto mancare il loro sostegno".

"Oggi - viene detto - non bastano le parole per descrivere lo smarrimento, il dolore di non poter più lavorare accanto a lui, un professionista competente e irreprensibile, un amico che, con la sua simpatia e le immancabili battute, sapeva rendere lieve anche un pesante turno di lavoro". 

Le varie direzioni Asl, "a nome di tutti i dipendenti e collaboratori dell'azienda, si stringono alla moglie Paola, ai familiari, amici e colleghi ai quali esprimono grande affetto e cordoglio". 

Sul suo profilo Facebook tanti ricordi, soprattutto di colleghi. "Una notizia che ci ha sconvolti tutti.... - viene scritto - Abbiamo pregato fino alla fine affinché tu potessi riuscire a sconfiggere questo maledetto virus che purtroppo oggi ti ha portato via...Ho avuto il piacere di conoscerti e passare alcuni turni di lavoro insieme...Eri molto bravo e simpatico....Hai lasciato un vuoto in tutto l’ospedale....Fai buon viaggio Tommy". 08 genn. 2021

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